Ha inizio oggi, 12 gennaio 2015, una settimana crucialein materia di Riforma Pensioni: siattendono novità per il referendum sulla Legge Fornero chiestodalla Lega Nord e all’esame della Corte Costituzionale. La Consulta, infatti,si riunirà mercoledì per decidere se dare il via libera oppure no: in caso diesito positivo, gli italiani si recheranno alle urne nella primavera di quest’anno.Il governo Renzi guarda conattenzione alle ultime notizieprovenienti dalla Corte e prepara le contromisure: è noto che da Palazzo Chigisi vuole evitare il voto, anche per questo le news degli ultimi giorni parlano di aperture dell’esecutivo allastrada del prestito pensionistico ealla revisione dell’età pensionabile.Intanto, però, una eventuale cancellazione della tanto odiata manovra volutadal governo Monti avrebbe un effetto per certi versi straordinario edecisamente in controtendenza rispetto a quanto intrapreso finora:ripristinando la situazione antecedente al 2011, infatti, tornerebbe la pensione di anzianità a 61 anni e 3 mesiin luogo della pensione anticipata,istituto di più recente introduzione nel nostro sistema previdenziale.

Riforma Pensioni2015, novità in caso di successo del Referendum abrogativo della Legge Fornero

Come anticipato nei giorni scorsi, tornando la pensione di anzianità si potrebbelasciare il lavoro a 61 anni e 3 mesi (nel 2011 la soglia era ancor più bassa,l’età pensionabile sarebbe comunque dovuta aumentare nel tempo) con ilraggiungimento della c.d. Quota 97.Gli autonomi invece dovrebbero lavorare un anno in più e raggiungere la c.d. Quota 98. La pensione di anzianità, inoltre, contemplava l'uscita per i c.d. quarantisti, coloro cioè che con 40 anni di contributi versati potevano lasciare il lavoro indipendentemente dall'età. Oggi li abbiamo "battezzati" precoci e devono lavorare almeno 2 anni e mezzo in più, alla luce delle modifiche apportate dalla Legge di Stabilità.

Questo lo scenario ipoteticodel 2015, il giorno immediatamente successivo all’eventuale abrogazione della Legge Fornero.Difficile, comunque, che il governoRenzi stia a guardare.

Riforma Pensioni2015, novità oggi 12 gennaio governo Renzi

L’esecutivo, dal canto suo, non se ne sta con le mani inmano: anche per questo ha fatto trapelare la proposta del prestito pensionistico, sostanzialmente per dare una maggioreflessibilità ad un sistema “ingessato” dalla manovra del 2011.

Da notare, però,che le acque hanno cominciato a muoversi soltanto in prossimità del voto: lapaura di un plebiscito referendario, nelle stanze del potere, pare essere d’attualità.

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