Torniamo a parlare di partite Iva e in particolare del nuovo regime dei minimi, che sembra non aver incontrato il favore dei potenziali destinatari. Con la recente legge di stabilità 2015 il Governo Renzi ha inteso mettere ordine nella materia proponendo un diverso regime forfettario, che andrà a sostituire gradualmente il vecchio sistema per coloro che hanno un'attività in essere, mentre risulta già oggi in vigore per chi decida di partire da quest'anno. Purtroppo il sistema per molti è stato interpretato come eccessivamente penalizzante: se da un lato bisogna riconoscere l'importante allargamento della platea dei potenziali destinatari, a pesare sui lavoratori sono soprattutto due fattori:

  • l'aumento dell'imposta sostitutiva, che di fatto triplicherà passando dal 5% al 15%;
  • la riduzione dei limiti di fatturato per alcune categorie, in particolare per consulenti, professionisti, free lance e lavoratori intellettuali, che si vedono addirittura dimezzare il parametro a 15.000 €. 

A quanto detto finora si aggiunge che i contributi previdenziali da versare per la gestione separata Inps sono destinati a raggiungere in breve tempo la soglia del 33% sul fatturato; diviene così evidente come per molti lavoratori potrebbe diventare davvero difficile mantenere ancora in funzione la propria attività.

Con il finire del 2014 nuovo boom di richieste: secondo il Mef molte sono anticipazioni per fruire del vecchio regime 

A confermare che qualcosa non torni vi sono le stesse parole diffuso tramite una nota dello stesso Ministero dell'economia, che ha commentato i dati delle aperture di novembre parlando di anticipazioni per evitare il nuovo regime forfettario: "è possibile che alcuni abbiano anticipato l'apertura della partita iva [...] ritenendo il regime allora in vigore più vantaggioso". D'altra parte, la variazione positiva rispetto allo stesso periodo del 2013 sarebbe di un +15,5%, mentre per le aperture degli under 35 tale variazione sarebbe addirittura del + 84%. Per coloro che non hanno potuto usufruirne, resta la speranza di un nuovo intervento dell'esecutivo, soprattutto in favore dei codici attività che con la nuova riforma risultano maggiormente penalizzati. Come sempre, vi invitiamo a farci conoscere qual è la vostra opinione sulle vicende appena riportate tramite la funzione commenti del sito, mentre se desiderate ricevere i nuovi aggiornamenti sul nuovo regime dei minimi potete utilizzare il comodo pulsante "segui" che vedete in alto, sopra al titolo.