Con l'entrata in vigore della nuova Legge di Stabilità, numerosi sono stati i cambiamenti introdotti: dalle tasse sulla casa, alle Partite Iva, e agli assegni pensionistici. Non poche sono state le polemiche sull'ennesima esclusione dei Quota 96 e degli esodati nella nuova manovra. Infatti, come previsto nelle nuove norme introdotte nella Legge n.190/23-12-2014, non ci sono grosse novità in materia previdenziale. Le novità riguardano l'abolizione delle penalizzazioni per coloro che decidessero di lasciare anticipatamente il lavoro prima dei 62 anni di età.

Con questa norma, un lavoratore che possiede 42 anni e 6 mesi di contributi può beneficiare dell' assegno previdenziale senza andare incontro a nessuna penalizzazione. La nuova Legge di Stabilità ha comportato notevoli effetti sugli assegni pensionistici. Infatti, dal 2015, l'importo degli assegni pensionistici da corrispondere subiranno un aumento dello 0,3 % da controbilanciarsi con un conguaglio negativo pari allo 0,1 % relativo all'anno 2014. Da non dimenticare che gli importi subiranno un cambiamento minimo visto che il tasso di rivalutazione andrà applicato esclusivamente agli importi bassi.

Invece, i lavoratori autonomi dovranno andare incontro ad un notevole incremento dei contributi previdenziali.

Con il nuovo meccanismo, anch'esso introdotto nella Legge di Stabilità 2015, i lavoratori soggetti al metodo retributivo non possono usufruire del metodo contributivo introdotto nel 2012. L'altra novità introdotta nella manovra entrata in vigore il primo gennaio 2015, è la possibilità di erogare il Tfr in busta paga, ovvero incassare la buona uscita mese per mese nel momento della corresponsione della retribuzione.

Ciò potrebbe comportare degli effetti sia favorevoli che sfavorevoli a breve termine o a medio - lungo termine per il lavoratore. Infatti, il lavoratore che incasserà subito il Tfr, potrà andare incontro a delle mutazioni sull'importo dell'assegno previdenziale una volta congedato dall'attività lavorativa nonostante lo stesso lavoratore sia iscritto a fondi pensione.