Era fissata per giorno 5 gennaio, la scadenza del termine in cui molti italiani appartenenti alla grande cerchia degli esodati, potevano inoltrare la domanda all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per usufruire della sesta misura di tutela contenuta nella legge 147/2014 che dovrebbe salvaguardare altri 3200 esodati. Sarà compito dell'Inps, inviare entro la fine di gennaio le certificazione relative alle Pensioni ancora da corrispondere. Secondo i dati conservati dall'Inps, circa 170 mila esodati hanno ricevuto apposita tutela nel corso delle sei salvaguardie, mentre 97 mila sono le posizioni già certificate e 60 mila le pensioni già corrisposte.
La riforma Fornero ha creato un buco enorme: molti sono, infatti, i lavoratori che nonostante abbiano lasciato anticipatamente il lavoro, sono rimasti privi di copertura previdenziale.
All'inizio, il totale complessivo degli esodati ammontava a circa 300-350 mila unità. Numero che è andato man mano diminuendo per via delle precedenti misure di salvaguardie attuate. Altri 3200, invece, sono da salvaguardare con l'attuazione della sesta misura di tutela per la quale il termine di presentazione dell'istanza è già scaduto. Da non dimenticare che sono compresi anche i 1800 lavoratori che hanno lasciato l'attività lavorativa nel 2011 e che sono rimasti "esclusi" nelle altre procedure di salvaguardia. Dei 3200 esodati che tuttora attendono il trattamento pensionistico, alcuni sono lavoratori in mobilità con accordi stipulati al 31 dicembre 2011, altri, invece, sono lavoratori autorizzati alla prosecuzione volontaria dei contributi che entro 6 gennaio 2016 matureranno i requisiti necessari secondo le norme previgenti la Legge Fornero, alcuni sono i lavoratori licenziati sulla base di accordi individuali o collettivi, altri lavoratori in congedo nell'anno 2011 mentre i rimanenti sono i lavoratori con contratto a tempo determinato che entro il 6 gennaio 2016 perfezionano i requisiti utili ai fini pensionistici previsti dalla pre - riforma.