È un problema che si ripercuote dal 2011, momento in cui è entrato in vigore il decreto Salva Italia del Governo, quello delle Pensioni e della Legge dell'ex ministro Fornero che ha cambiato radicalmente il sistema previdenziale italiano. Molte sono state le questioni aperte: dagli esodati, ai Quota 96 e all'allungamento dell'età pensionabile e numerose sono state le proposte messe in gioco. Dal 1° gennaio 2015, è entrata in vigore la nuova Legge di Stabilità che riporta parzialmente l'argomento pensioni. Infatti, nella manovra, solo l'abolizione delle penalizzazioni per i lavoratori che decidono di lasciare il lavoro prima dei 62 anni.

Occorre davvero una modifica alla precedente Riforma al fine di garantire a molti italiani il diritto pensionistico. Come riportato dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore", la riforma Fornero, ha introdotto il metodo del calcolo contributivo per tutti i lavoratori senza escludere i lavoratori che al 1° gennaio 1996 erano in possesso di almeno 18 anni di contributi effettivamente versati, ha allungato l'età pensionabile a 66 anni sia per gli uomini che per le donne appartenenti al settore pubblico, ha introdotto la pensione anticipata con una conseguente ripercussione dei contributi necessari per il pensionamento, ha inasprito l'adeguamento della speranza di vita e ha provveduto ad aumentare ulteriormente il pensionamento di vecchiaia in modo tale che nel 2018 l'età pensionabile risulterà uguale per tutti.

Tante sono state le proposte come ad esempio quella del presidente della Commissione Lavoro alla Camera, Damiano, secondo il quale il problema avrebbe potuto risolversi con l'adozione del meccanismo dei Quota 100.

E' stata al centro di numerose discussioni anche la proposta di Giovannini, basata sul famoso prestito pensionistico da restituire in micro prelievi nel momento in cui si percepisce l'assegno pieno.

Ma ancora rimangono tanti interrogativi sulle probabili misure da adottare per tappare i buchi lasciati dalla Riforma Fornero. Intanto, si attende per giorno 20 gennaio il voto sull'ammissibilità del referendum abrogativo promosso dalla Lega, con il quale si deciderà se cancellare definitivamente la Legge Fornero.