Brutte notizie arrivano per i lavoratori autonomi per quanto riguarda le pensioni. Infatti per effetto dell'entrata in vigore di quanto previsto dalla Riforma Fornero a partire da quest'anno aumentano le aliquote per i contribuiti previdenziali. Secondo tale riforma era previsto un aumento a partire dal 1 gennaio 2015 per tutte le categorie relative ai lavoratori autonomi, i commercianti e gli artigiani. In pratica per gli iscritti alla gestione separata Inps che non fanno parte di alcuna cassa gli aumenti vanno dal 27,32 al 30,72. Per quanto riguarda gli autonomi privi di partita Iva l'Aliquota passa dal 28,32 al 30,72.
Invece per i soggetti non esclusivi l'aliquota passa dal 22 al 23,5%.
Inoltre per i lavoratori autonomi esclusivi o in possesso di altra previdenza è previsto un aumento percentuale di circa un punto l'anno fino al 2018. Gli aumenti come detto riguarderanno anche altre categorie come quelle degli artigiani e dei commercianti. Essi infatti subiranno un aumento pari a lo 0,45% del prelievo. Inps. Insomma si tratta di una vera e propria stangata che riguarderà diversi milioni di italiani. Protestano le associazioni di categoria che parlando di peso insostenibile delle spese previdenziali. Secondo tali associazioni con questi cambiamenti è aumentata la disparità di trattamento tra queste categorie e le altre per quanto concerne il rapporto con le Casse di previdenza.
I rappresentanti di categoria tuonano affermando che nessuno paga aliquote così elevate. Il premier Matteo Renzi ha pubblicamente affermato il suo impegno in favore delle partite Iva per poter migliorare la loro condizione sotto questo punto di vista. Si spera in un serio intervento che sfoci in quella che tutti si augurano come una riforma più equa di tale normativa che al momento raccoglie solo critiche e commenti negativi.
Questo è almeno l'auspicio che la maggior parte degli appartenenti alle categorie indicate si augurano affinché possano ottenere degli oneri meno pesanti da sostenere rispetto a quelli previsti nel 2015.