Dopo un nostro articolo di approfondimento sui meccanismi di funzionamento della quota 100, torniamo a parlare di questa interessante proposta facendo il punto della situazione. Ricordiamo ai nostri lettori che negli scorsi giorni l'ex Ministro del lavoro Cesare Damiano, nonché Presidente della Commissione Lavoro alla Camera, è tornato per l'ennesima volta a chiedere al Presidente del Consiglio di dare seguito a questa modalità di pensionamento anticipato, in modo da poter offrire una soluzione strutturale ai tanti lavoratori disagiati che al momento risultano preclusi dal pensionamento.

Le situazioni che potrebbero sbloccarsi sarebbero infatti moltissime: dai lavoratori esodati che non riescono ad accedere alla sesta salvaguardia ai precoci che non matureranno i requisiti di quiescenza entro il 2017, per arrivare fino alle tante persone rimaste disoccupate in un'età troppo avanzata per poter trovare un nuovo lavoro e troppo giovane per accedere all'Inps. Per tutti questi soggetti la quota 100 potrebbe rivelarsi lo strumento adatto per ritrovare la propria serenità familiare, ma sembra che al momento Governo e Inps si stiano strutturando su strategie diverse per la flessibilizzazione del pensionamento.

Il meccanismo di funzionamento della quota 100: quali sono le prospettive e perché si prospetta una nuova fase di attesa

La quota 100 dovrebbe consentire ai lavoratori di ottenere la quiescenza sommando gli anni di versamenti con l'età anagrafica: ad esempio, si potrebbe accedere all'Inps con 60 anni di età e 40 di versamenti.

Bisognerebbe poi comprendere quale tipo di penalizzazione verrebbe applicata alla mensilità erogata, visto che difficilmente il bilancio pubblico potrà fornire le risorse necessarie per sostenere la misura senza ulteriori aggravi per i pensionandi. D'altra parte, proprio per questi motivi il Governo Renzi e il Neo Presidente Inps Tito Boeri starebbero lavorando ad ipotesi redistributive di riforma della previdenza, che potrebbero prevedere delle nuove aliquote Irpef in sostituzione del classico prelievo di solidarietà.

Sullo sfondo vi è però anche l'attesa per il giudizio della Consulta sul Referendum abrogativo della legge Fornero, voluto dalla Lega Nord; un eventuale via libera alla consultazione popolare potrebbe stringere i tempi e rendere ancora più immediate le necessità di nuovi interventi correttivi da parte dell'esecutivo.

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