Restano puntati sul settore della previdenza i riflettori di una larga parte dell'opinione pubblica; d'altra parte, non ci sono individui nella società attiva che non vengono direttamente o indirettamente toccati da delle modifiche su questo delicato settore del welfare pubblico. Ne sono una prova evidente le numerose situazioni di disagio che si sono riscontrate in seguito al repentino innalzamento dei requisiti di legge utili per ottenere la quiescenza, avvenuto in seguito all'approvazione della legge Fornero del 2011. Proprio per ovviare a queste conseguenze, la Lega Nord ha deciso di proporre alla popolazione un referendum abrogativo, che ha già ottenuto un notevole consenso pubblico visto che sarebbero state raccolte le 500.000 firme necessarie per una sua validazione.

Al momento il piano di referendum sarebbe al vaglio della Consulta, ma è chiaro che se dovesse andare a buon fine, il suo impatto politico potrebbe avere effetti di ampia portata, tanto che negli ultimi tempi persino i principali sindacati (come Cgil e Cisl) si sono dichiarati a favore dell'iniziativa.

Governo Renzi studia nuovo sistema di pensionamento anticipato, nel frattempo l'Inps aggiorna le Pensioni del 2015

Per evitare di arrivare davanti ad uno scenario di difficile gestione, sembra che il Governo Renzi stia lavorando ormai da diverso tempo a dei piani alternativi di pensionamento anticipato, che di fatto potrebbero neutralizzare la necessità di arrivare ad un vero e proprio referendum.

Tra le opzioni più chiacchierate, vi sarebbe la possibilità di ottenere il pensionamento contributivo con 41 anni di versamenti e senza alcun limite anagrafico. I lavoratori reputano interessante anche il sistema della Quota 100 proposta dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, mentre l'ex commissario Inps Treu proponeva un meccanismo di prestito pensionistico per coloro che hanno lacune negli anni di contribuzione.

Inps pubblica circolare 01/2015: rivalutazione delle pensioni allo 0,3% nel nuovo anno

Nel frattempo, l'istituto di previdenza pubblico del Belpaese ha comunicato che la rivalutazione provvisoria prevista per le pensioni del 2015 sarà dello 0,3%. Ovviamente l'effetto sulle effettive mensilità percepite sarà piuttosto basso visto il moltiplicatore che verrà applicato, anche se la platea dei beneficiari viene estesa a tutti i titolari di prestazioni pensionistiche o assistenziali.

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