C'è grande fermento attorno alle possibili novità per le Pensioni dei lavoratori precoci, per lavori usuranti e le pensioni con opzione contributivo donne nell'anno 2015: Poletti è tornato sul tema, i sindacati sono stati una buona volta tirati dentro (almeno per adesso) nelle prospettive di elaborare correttivi per la Legge Fornero e diverse ipotesi di riforma previdenziale risulterebbero decisamente positive per i lavoratori precoci, inoltre da più parti si chiede la proroga dell'Opzione Donna e qualche cambiamento specifico per chi svolge i lavori usuranti. Prima di vedere il quadro aggiornato della situazione dopo il mese di gennaio, anticipiamo che, nonostante i tanti soggetti coinvolti e le tante prese di posizione, la possibilità di vedere o meno novità sulle pensioni resta fermamente in mano a Renzi (il cui governo esce peraltro rafforzato dall'elezione di Mastella a Presidente della Repubblica).
Pensioni precoci, lavori usuranti, opzione contributivo donne: nel 2015 le speranze ci sono
Con la riforma per la flessibilità in uscita di Damiano, la Quota 100 per la pensione anticipata, il sempre possibile ma non molto probabile prestito pensionistico, i lavoratori precoci avrebbero senz'altro possibilità del tutto nuove per andare in pensione. Per i lavori usuranti più di un politico, tra cui in anche Tito Boeri, per il quale si attende l'okay alla presidenza dell'INPS, hanno speso parole in favore di cambiamenti atti a riconoscere maggiormente le peculiarità della categoria, e per l'Opzione Donna i numeri sono un successo. Per le pensioni contributive a partire da 57 o 58 anni di età e 3 mesi si parla di possibile innalzamento dei requisiti oppure di pura e semplice proroga; in tutti i casi si attendono novità con impazienza, e le recenti parole di Poletti hanno riacceso le speranze di molti. Ma attenzione a chi usa toni entusiastici poiché, nonostante per esempio i tanti pareri positivi verso la flessibilità in uscita (sindacati, INPS, politici di vari schieramenti, cittadini ecc.), appare ancora più chiaro in questi giorni che il potere decisionale rimane saldamente nelle mani di Renzi. Anche su questo fronte, per il quale il premier è lontano dall'aver dimostrato grande interesse.
Novità sulla pensione per i lavoratori precoci, i mestieri usuranti e l'Opzione Donna: tutto gira attorno a Renzi
Nonostante le notizie relativamente positive su una possibile riforma della previdenza che tocchi anche i precoci e i mestieri usuranti, e che magari includa la tanto invocata estensione della possibilità di andare in pensione con l'Opzione Donna, dopo il mese di gennaio 2015 e l'elezione del Presidente della Repubblica una cosa è chiara: cambiamenti importanti sul versante previdenziale si avranno se ci sarà la volontà politica di attuarli da parte di Matteo Renzi. Per ora dal premier quasi nulla in merito alle pensioni, e se è vero che, come dice il consigliere Gutgeld, con una riconsiderazione da parte dell'UE di determinate misure dispendiose sul breve termine ma in grado di far risparmiare molto sul lungo termine, come appunto gli interventi di riforma pensioni, tutto potrebbe cambiare, è anche vero che tale riconsiderazione da parte dell'UE difficilmente arriverà. Non resta che augurarsi che il premier consideri le pensioni come una priorità quale in effetti sono, dato che nuove misure per la pensione anticipata potrebbero aprire una enorme mole di posti di lavoro, tra l'altro.
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