Settimana decisiva sulla riforma del lavoro del Governo Renzi e per l'abolizione della riforma Pensioni del Governo Monti. Lunedì 12 gennaio arrivano i primi due decreti del Jobs Act e il Pd chiede nuove modifiche, mentre mercoledì 14 gennaio la Consulta deciderà se dire sì o no al referendum contro la legge Fornero proposto dalla Lega Nord: ecco le ultime notizie e gli aggiornamenti.
Jobs act, settimana decisiva: arrivano i primi decreti attuativi su nuova Aspi e contratto a tutele crescenti
"Domani (lunedì 12 gennaio, nda) dovrebbero arrivare i primi due decreti attuativi del Jobs Act, quello sul contratto a tutele crescenti e quello sulla nuova Aspi", ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, sottolineando che il Governo Renzi ha ascoltato le richieste provenienti da Montecitorio.
"Il governo ci ha ascoltato e questo è positivo", ha detto l'ex ministro del Lavoro del Governo Prodi. "Non sarebbe stato accettabile - ha aggiunto Damiano (Pd) - non avere anche il Decreto sugli ammortizzatori sociali perché bloccato dalla Ragioneria. Avremmo avuto - ha proseguito il parlamentare della minoranza del Partito democratico - una diminuzione di tutele sul licenziamento senza avere l'aumento delle protezioni in caso di disoccupazione. L'allungamento dell'Aspi da 18 a 24 mesi e la sua estensione ai precari - ha sottolineato - è la richiesta che avevamo avanzato".
Riforma lavoro e pensioni 2015, Damiano (Pd): nuove correzioni al Jobs act
Il presidente della commissione Lavoro ha spiegato che "sui decreti del Jobs act chiederemo altre correzioni".
In particolare la "cancellazione del riferimento ai licenziamenti collettivi, il principio di proporzionalità in quelli disciplinari e l'aumento - ha spiegato Cesare Damiano - delle mensilità di risarcimento per i licenziamenti". E a proposito di riforma pensioni, il parlamentare del Pd, primo firmatario di un ddl per la pensione anticipata, ha espresso soddisfazione per le parole del consigliere economico del premier Matteo Renzi.
"Quello delle pensioni", ha detto Yoram Gutgeld, è uno dei capitoli che sarà sottoposto dall'esecutivo all'attenzione dell'Ue. "Anticipare la pensione sia pure con un trattamento inferiore - secondo il politico ed economista israeliano chiamato come consulente a Palazzo Chigi - a molti oggi potrebbe andar bene. Vogliamo renderlo possibile".
Pensioni 2015: mercoledì 14 gennaio la Consulta decide su referendum contro riforma Fornero
Intanto, in materia di riforma pensioni 2015, novità importanti sono attese per i prossimi giorni. Mercoledì prossimo, 14 gennaio, la Corte costituzionale riunita in camera di consiglio, deciderà sull'ammissibilità del referendum popolare per l'abrogazione della riforma pensioni Fornero proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini che ha raccolto quasi 550mila firme. Se dovesse arrivare il via libera definitivo della Consulta, dopo il primo ok della Cassazione, il referendum per la cancellazione della riforma pensioni del Governo Monti dovrebbe svolgersi durante la primavera del 2015. Infatti, la legge del 1970 sui referendum prevede che il voto vada indetto con decreto entro sessanta giorni dall'ordinanza che lo ammette.