Sono quattro in tutto le proposteal vaglio del governo Renzi per la riforma pensioni 2015, maquota 100 e pensionamenti flessibili sono quelle che sembrano esseresecondo le ultime notizie, le ipotesi più probabili con cui metteremano all'odiata riforma Fornero. Tra tanti nodiinsoluti imperano i dubbi e le perplessità relative alle risorsefinanziarie: cerchiamo allora di capire meglio di che cosa trattano ecome si articolano le ipotesi di quota 100 e epensionamenti flessibili formulate nell'ottica dellariforma Pensioni 2015 che potrebbe prendere avvio già da febbraio.

Le due proposte al centro del nostrofocus odierno, sono state rilanciate direttamente dal Presidentedella Commissione Lavoro della Camera e ricalcano la falsa riga dellavecchia pensione di anzianità. La prima ipotesi cheanalizziamo è quella sulla pensione flessibile: l'ideaè quella di permettere un pensionamentoanticipato a 62 anni d'età con 35 anni di anzianitàcontributiva. Pensionandosi con tali requisiti si otterrebbe sìun'uscita anticipata di ben 4 anni rispetto ai 66 attuali, a fronteperò di una penalizzazione dell'8% sull'importodell'assegno, decurtazione progressiva che finirebbe con l'azzerarsicon il raggiungimento dell'età pensionabile. Allo stesso modosarebbe possibile ottenere un bonus percentuale sull'importopercepito andando in pensione oltrepassata l'età pensionabile.

Secondo le ultime notiziepoi, l'ambizioso progetto dei pensionamenti flessibili includerebbela possibilità di abbassare ulteriormente i requisiti dellapensione anticipata,riducendo la soglia attualmente prevista di un anno. All'esame delgoverno Renzi per la nuova riforma pensioni c'è poi la cosiddettaquota 100,sempre proposta da Damiano, che sembra essere, assieme aipensionamenti flessibili, una delle possibilità più fattibili dellariforma.

Laquota 100,avanzata anch'essa dallo stesso Damiano, vorrebbe invece laconcessione della pensione senza alcuna penalizzazionema legate al raggiungimento appunto della quota 100 da ottenersi conil cumulo degli anni di anzianità e quelli contributivi. Con ilnuovo sistema, qualora fosse inserito e approvato con la prossimariforma pensioni 2015,si consentirebbe di raggiungere il pensionamento con 60 anni d'età +40 di contributi, 62 anni + 38 di contributi e via dicendo.

Èimportante sottolineare che la proposta della quota 100 per ilraggiungimento dei requisiti per la pensione prevederebbe comunque unminimo di 60 anni d'età e 35 di contributi.

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