Le dimissioni di Giorgio Napolitano dalla carica di Presidente della Repubblica potrebbero essere importanti per il futuro del sistema previdenziale italiano. Diversi sono i nomi che circolano su chi potrebbe essere il prossimo Capo dello Stato. Vediamo, di seguito, cosa potrebbe succedere alle Pensioni in Italia a seguito dell'elezione del prossimo Presidente. I nomi che che si fanno per ricoprire la carica lasciata da Giorgio Napolitano sono: Pier Carlo Padoan, attuale ministro dell'economia, Piero Fassino, sindaco di Torino, Romano Prodi, ex presidente della Commissione Europea, Mario Draghi, presidente della BCE, Walter Veltroni, esponente di spicco del Partito Democratico e Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio.
Questi sono solo alcuni dei nomi che potrebbero prendere il posto di Napolitano.
Giuliano Amato è abbastanza favorevole ad un intervento sull'attuale legge pensionistica. Egli è d'accordo nell'introdurre un cosiddetto prelievo di solidarietà per le pensioni più alte. In una delle sue dichiarazioni è stato evidenziato che 'basterebbe che il 6 percento dei contributi degli italiani andassero sugli assegni pensionistici di 400 euro al mese per portarle direttamente a 1.000 euro mensili'. Anche Piero Fassino è favorevole a riformare l'attuale legge pensionistica. Egli è d'accordo sull'aumento dei requisiti pensionistici ma sostenendo una flessibilità maggiore allo scopo di far lavorare i più giovani. Walter Veltroni è, invece, favorevole all'aumento delle pensioni minime dato che ' il costo della vita, essendo aumentato, non permette ai pensionati con un assegno minimo di sopravvivere in modo dignitoso'. Secondo il suo parere l'aumento dovrebbe riguardare i pensionati con più di 65 anni con un incremento tra 100 e 250 euro.