Prosegue la girandola di novità connessa a riforma pensioni 2015 e previdenza: il termometro del dibattito segna ormai temperature elevatissime, con tutti gli attori in gioco pienamente consapevoli del fatto che la sentenza della Corte Costituzionale in merito all'abolizione della Legge Fornero potrebbe riscrivere la storia di questo paese. In un senso o nell'altro. Il fronte di quanti vorrebbero una riforma delle Pensioni 2015 costruita in un contesto giuridico privo della Legge Fornero continua di fatto a crescere, con l'ultimo interessante intervento al riguardo condotto dal Segretario dell'Idv Ignazio Messina: 'E' possibile abrogare la Legge Fornero e creare nuovi posti di lavoro mettendo all'ordine del giorno del Parlamento e nell'agenda di Governo Renzi la proposta di legge che Idv ha depositato nei mesi scorsi e che azzererà i danni combinati sugli esodati proponendo le migliori soluzioni adottate nei paesi europei' ha chiosato Messina parlando di riforma pensioni 2015, previdenza e Legge Fornero.

Importante dar conto anche delle parole pronunciate dal ministro del lavoro del governo Renzi Giuliano Poletti, che in risposta ad un'interrogazione parlamentare condotta da Giorgia Meloni in merito alle pensioni d'oro dei dirigenti sindacali ha risposto in modo molto seccato esaltando una volta di più il ruolo che la Legge Fornero ricopre nel nostro ordinamento: 'Il fenomeno delle super pensioni è figlio della commistione tra retributivo e contributivo che la Legge Fornero interrompe puntando tutto sul contributivo' ha dichiarato Poletti. Come detto il dibattito sale nei toni ma anche nella sostanza. Quelle del ministro Poletti non sono le uniche parole di un certo rilievo pronunciate nella giornata di ieri.



Riforma pensioni 2015 Renzi, opzione donna e Quota 96: il Comitato degli esodati della Scuola attacca il ministro Giannini

Parlando di previdenza e riforma pensioni 2015 uno dei temi più delicati rimane quello connesso all'opzione donna, con il governo a non aver ancora fornito le dovute delucidazioni. Il Ministero del Lavoro deve ancora chiarire se le lavoratrici che matureranno durante questo 2015 i requisiti di accesso all'opzione donna (57 o 58 anni di età più 35 di contributi) potranno o meno fruire di questo strumento, ma i tempi continuano ad allungarsi. L'ultima circolare del 2014 emessa dall'INPS ha rappresentato una sorta di sentenza perché ha spostato l'asse del problema verso Palazzo Chigi: saranno Esecutivo ed Istituzioni a dover chiarire dunque la cosa, tutti organi che di certo non brillano per la celerità dei propri interventi. Staremo a vedere.



Se il ministro Poletti ha usato toni forti per difendere la Legge Fornero anche il Comitato dei Quota 96 della Scuola non ha certo usato mezzi termini nel rivolgersi al ministro Giannini, che nella giornata di ieri ha sottolineato come l'unica concreta possibilità di risoluzione del caso pensioni Quota 96 della Scuola consista nel collocamento dei diretti interessati in organico funzionale: 'I docenti di Quota 96 ritengono inaccettabile e lesiva della loro dignità professionale (qualora l'opinione diffusa da vari rappresentanti del governo fosse confermata) l'ipotesi di risolvere la loro problematica con un intervento calato dall'alto, mediante cioè il loro ventilato inserimento in un organico funzionale con ruoli polivalenti non ben definiti' ha tuonato il comitato dei Quota 96 in risposta all'ipotesi avanzata dal ministro Giannini. Quella dei Quota 96 è una delle vertenze più gravi e urgenti tra quelle che attanagliano il nostro tessuto sociale ma al momento il progetto connesso alla riforma delle pensioni 2015 non ne prevede la trattazione. Dovrebbero essere i primi decreti attuativi della Buona Scuola ad affrontare il caso, staremo a vedere. Se desiderate rimanere aggiornati sulle prossime news attinenti a pensioni e previdenza vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' collocato poco sopra il titolo dell'articolo.