Continua a far discutere il caso connesso al Test di Medicina 2015: dopo la proposta arrivata nei giorni scorsi dal PD il ministro Giannini e il Miur hanno corretto il tiro abbandonando le piste di riforma che erano state battute negli ultimi mesi. L'ipotesi di adattare il metodo francese al contesto italiano è così caduta, stesso discorso per la possibilità di configurare una qualche forma di sbarramento da prevedersi alla fine del primo anno. La riforma che Giannini e MIUR avrebbero in mente ha una portata rivoluzionaria, ma un punto fisso rimane: 'Il mantenimento dell'accesso programmato col numero chiuso è un punto fermo del percorso per diventare medici.

Cancellarlo sarebbe un salto indietro nel passato deleterio per il sistema sanitario italiano', ha dichiarato al riguardo il ministro Giannini che a onor del vero non ha mai paventato la possibilità di eliminare il numero chiuso dal Test di Medicina 2015. Andiamo adesso a riepilogare i punti riassuntivi dell'iter di riassetto dello stesso Test di Medicina 2015 in elaborazione ai piani alti dell'Istruzione italiana.

Test di Medicina 2015, MIUR e piano Giannini: la riforma in 4 punti ma qualcosa non torna - Scoraggiare i futuri medici non è la via corretta

Per prima cosa è bene evidenziare che il Test di Medicina 2015 si terrà a settembre e non a ottobre come previsto in precedenza: condivisibile e anzi auspicabile la scelta compiuta in questo caso da Giannini e dal MIUR, date le tempistiche che in riferimento al Test di Medicina 2015 vedono la classica articolazione in graduatoria provvisoria e graduatoria post scorrimento. In secondo luogo il Test di Medicina 2015 dovrebbe essere preceduto da un percorso di preparazione alla prova offerto dai singoli Atenei, previsione che potrebbe infliggere un duro colpo al business dei corsi privati: dal Test di Medicina 2015 scompariranno infine le domande di logica e cultura generale con conseguente inserimento di vari quiz in inglese. L'ultimo punto sul quale puntare l'attenzione concerne la volontà di far scendere il numero di potenziali pretendenti alla Facoltà: 'Lo scorso anno avevamo 63mila candidati a fronte di 10.500 posti. Un numero spropositato, un'anomalia tutta italiana' ha dichiarato al riguardo il ministro Giannini che di concerto col MIUR starebbe dunque pensando di organizzare campagne di orientamento più ampie e articolate, mirate a 'dissuadere' chi non è realmente interessato all'accesso alla Facoltà. L'obiettivo è quello di avere un Test di Medicina 2015 con 30mila candidati al massimo, meno della metà insomma rispetto al dato del 2014, obiettivo presso che utopistico oltre che opinabile sul piano operativo. Parametrare una riforma basando il tutto su un numero di candidati più esiguo senza avere in realtà alcuna certezza sul raggiungimento di questo traguardo appare imprudente e controproducente. In secondo luogo, la fase di orientamento andrebbe potenziata per incrementare il livello di consapevolezza degli studenti nella scelta che vanno a compiere e non nella speranza che conoscendo meglio la Facoltà di Medicina decidano di non iscriversi: la prospettiva andrebbe rovesciata, non bisogna puntare ad un miglioramento possibile solo a fronte di un numero di iscritti più esiguo ma studiare un metodo maggiormente qualitativo in considerazione di un numero di candidati sempre crescente. Ecco i 4 punti in cui si articola la riforma del Test di Medicina 2015 del duo Giannini-MIUR:



  1. La prova si terrà a settembre;
  2. Dai quiz scompariranno le domande di logica e cultura generale, al loro posto avremo test in inglese;
  3. Gli Atenei organizzeranno dei corsi di preparazione estivi;
  4. C'è la volontà di ridurre il numero di candidati portandolo a 30mila massimo.



Per il momento non c'è una bozza definitiva, ma dati i tempi ristretti c'è da scommettere che il quadro circa il Test di Medicina 2015 sarà completato molto presto. Se desiderate rimanere aggiornati vi invitiamo a cliccare il tasto 'Segui' in alto a destra.