Ancora non è stato messo nero su bianco, anche perché la decisione finale spetterà al Premier di Governo, Matteo Renzi, ma la strada da intraprendere, secondo il Ministero dell'Istruzione, è già tracciata: le circa 150 mila assunzioni previste dal decreto legge de #LaBuonaScuola andranno a svuotare le graduatorie ad esaurimento (Gae). Sarà questo l'elenco da sgombrare, ma ciò non risulterà affatto indolore per altre categorie ed elenchi di docenti precari. Infatti, con l'esaurimento della Gae, saranno lasciati senza contratti all'incirca altri 20 mila docenti che, ad oggi, stanno lavorando con supplenze annuali e fanno parte delle graduatorie di istituto.

Si arriva a calcolare la quota di 20 mila docenti senza contratto considerando che, nell'anno scolastico in corso, sono circa 30 mila i docenti che provengono dalle graduatorie di istituto e fanno supplenza da almeno 36 mesi: di questi almeno un terzo, cioè più di 10 mila continueranno a prestare servizio per la loro materia a insufficienza di insegnanti nelle graduatorie ad esaurimento. Si tratta, per lo più, di materie scientifiche.

Per questi ventimila docenti, dunque, se i decreti dovessero confermare le graduatorie ad esaurimento come bacino da svuotare, si prospetterebbero due possibilità, sicuramente non gradite: ricollocarsi presso le scuole paritarie, nella ipotesi in cui chi oggi vi lavora, e appartiene alle graduatorie ad esaurimento, scelga il passaggio alle dipendenze statali; oppure attendere il concorso che sarà bandito quest'anno e che terminerà il collocamento dei vincitori fino al 2018.

In tal caso, una parte di questi ventimila potrebbe avere una parte di posti riservati o aspirare ad un punteggio aggiuntivo dimostrando di aver prestato servizio già per un determinato numero di anni.

Decreto legge sulla Buona Scuola, piano assunzione 150 mila docenti precari: quando ci sarà il Consiglio dei ministri?

Sono queste, dunque, le posizioni e i ragionamenti che sta facendo il Ministero dell'Istruzione alla vigilia del Consiglio dei ministri del prossimo 27 febbraio: i lavori preparatori sono previsti già per la prossima settimana, giorni nei quali sarà valutata anche la posizione dello stesso Premier Renzi e la sicurezza di avere le coperture finanziarie e l'ok, in questo caso, lo darà il Ministero dell'economia.

Date le premesse, dunque, le ventimila supplenze annuali non saranno più necessarie: per loro, l'unica via d'uscita è che il Governo decida di non sfoltire le Gae tutte in un anno, ma spalmare in più anni l'esaurimento ed includervi pure i docenti precari delle Graduatorie d'istituto. Ma ad oggi è una soluzione azzardata.