Tornano al centro dell'attenzione del governo Renzi le proposte di riforma Pensioni 2015: tante le possibili carte sul tavolo, dalla quota 100 alle proposte dei sindacati, passando per i pensionamenti flessibili e il prestito pensionistico fino ad arrivare alla proposta del neo presidente INPS Tito Boeri, la revisione delle disposizioni della legge Fornero si trova (come al solito) ad essere largamente condivisa. Malgrado l'appoggio delle parti, un riadattamento di un sistema previdenziale responsabile, tra l'altro, di aver generato il problema degli esodati e dei quota 96 si riuscirà a trovare un accordo?

Ecco le ultime notizie sulla riforma pensioni 2015.

Riforma pensioni 2015, revisione legge Fornero, tutti d'accordo ma troppe le proposte

La legge Fornero è stata "devastante per la vita di tanti lavoratori, creando migliaia e migliaia di esodati" e "va controriformata" ha detto il leader Cisl Annamaria Furlan rilanciando la necessità di raggiungere una certa flessibilità in uscita. A queste parole hanno fatto eco le deputate piddine Giacobbe, Incerti e Maestri che all'interno della maggioranza del governo Renzi condividono largamente l'ipotesi di "rimettere mano alla manovra Fornero" nell'ambito della riforma pensioni 2015. Ci saranno soluzioni per gli oltre 49.000 esodati e per i quota 96 scuola ancora appesi a un filo, oltre che per gli operatori delle ferrovie e per il superamento delle penalizzazioni per l'accesso alla pensione prima dei 62 anni, hanno aggiunto le deputate.

Sul tavolo del governo Renzi infatti molte sono le proposte al vaglio: sempre in pole position c'è la riforma attraverso la quota 100 che consentirebbe di pensionarsi al raggiungimento della quota 100 (età + contributi) a partire dal 60esimo anno di età. A incarnare maggiormente la flessibilità tanto auspicata c'è poi la proposta sui pensionamenti flessibili e quella sul prestito pensionistico che vorrebbero una pensione anticipata a fronte di penalizzazioni sull'importo previdenziale o di un vero e proprio prestito sull'importo della pensione.

Riforma pensioni, tra le proposte anche quella di Tito Boeri. Opzione donna, via alla class action

Secondo le ultime notizie, a riscuotere successo (ma con delle falle piuttosto macroscopiche evidenziate da Michele Carugi del Fatto Quotidiano), sarebbero poi ultime proposte di riforma pensioni avanzate da Tito Boeri: ricalcolo contributivo delle pensioni a regime retributivo e scorporo delle eccedenze per garantire una redistribuzione volta a innalzare gli importi degli assegni più bassi che al momento si attestano a quota 502 euro mensili (cifra che potrebbe decrescere ulteriormente nei prossimi anni).



Intanto, ha preso ufficialmente avvio la class action avanzata dal comitato Opzione Donne che ha dato inizio alla raccolta firme per la revoca delle circolari Inps 35 e 37 del 14 marzo 2012 che di fatto sbarrano la strada all'accesso alla pensione anticipata di Opzione donna per coloro che maturano i requisiti entro il 2015. Come paventato infatti, la proroga ha tardato ad arrivare, vuoi anche per la precedenza data ai decreti attuativi del Jobs Act e si passerà alla via della raccolta firme e ai ricorsi individuali. In ogni caso dunque, malgrado le ultime notizie e le dichiarazioni del Ministro Poletti, la riforma pensioni 2015 dovrebbe ora tornare al centro delle preoccupazioni del governo Renzi, ma il punto è: si riuscirà a trovare un accordo?