Dopo aver riacceso nelle scorse settimane la speranze per nuove forme di pensione anticipata, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti - galvanizzato per il via libera definitivo al decreto attuativo del Jobs act sul contratto a tutele crescenti - rilancia il tema dell'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita dal lavoro nel contesto della riforma Pensioni 2015. Si apre dunque il cantiere per nuove modifiche alla legge Fornero dopo i primi cambiamenti introdotti con la legge di Stabilità 2015 che ha in parte eliminato le penalità sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci e ha introdotto nuovi tetti sulle pensioni d'oro degli alti dirigenti pubblici, dei medici primari e dei professori universitari.

Riforma pensioni 2015, nuove promesse del Governo Renzi per la pensione anticipata

"Sicuramente la legge Fornero - ha detto Poletti in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano L'Avvenire - ha creato problemi". Il ministro del Lavoro, che ha già avviato il confronto con le parti sociali sulla nuova governance e la mission dell'Inps, nei giorni scorsi aveva parlato di un "grave problema sociale", considerando che restano ancora da risolvere, malgrado ripetuti annunci, promesse e salvaguardie provvisorie, le questioni esodati e Quota 96 scuola. "Abbiamo la necessità - ha ribadito l'esponente del Governo Renzi non facendo dietrofront rispetto a quanto già affermato - di introdurre alcuni elementi di flessibilità in uscita, a partire - ha aggiunto - dalle condizioni socialmente più difficili".

L'esecutivo deve comunque fare attenzione a non fare "irritare" più di tanto l'Ue e la Bce, visto che la riforma previdenziale del Governo Monti rappresenta soprattutto una manovra economica finalizzata a garantire la sostenibilità finanziaria del debito pubblico italiano.

Riforma pensioni, Poletti: 'Previdenza è centrale, la stabilità dei conti è segno di affidabilità'

La riforma pensioni è "centrale" per l'esecutivo guidato dal premier e segretario del Partito democratico Matteo Renzi, ma "la stabilità dei conti - ha evidenziato il ministro - è segno della nostra affidabilità".

Poletti invita a riflettere sulla previdenza anche in termini di "costi" e "competitività" e chiede di aprire un confronto con l'Unione Europea anche per poter costruire un sistema previdenziale più "equo" e "solidale". Non a caso alla guida dell'Inps è stato chiamato l'economista bocconiano Tito Boeri, che da tempo critica la duramente legge Fornero, propone la staffetta generazionale e la pensione anticipata, e soprattutto i tagli alle pensioni d'oro, con prelievi del 30% sulle pensioni che superano 3.000 euro al mese.

Si potrebbero recuperare, secondo il professor Boeri, 4 miliardi.

Bonus 80 euro ai pensioni e misure contro la povertà, la deadline è giugno 2015

Il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, intanto, non esclude la possibilità di estendere il bonus fiscale da 80 euro al mese anche ai pensionati ma ancora non si sono trovate le risorse economiche necessarie. "Estendere il bonus si 80 euro a pensionati e indigenti - ha spiegato il ministro Poletti - è un tema su cui si è ragionato. Avendo le risorse - ha aggiunto - lo farei senza esitare". L'esecutivo è pronto a lanciare le misure contro la povertà. "Abbiamo bisogno di fare in fretta, la deadline è giugno", ha assicurato il ministro del Lavoro spiegando nell'intervista pubblicata oggi dal quotidiano dei vescovi, "il piano per l'inclusione sociale e quello per la povertà devono camminare insieme".