"Abbiamo bisogno di decidere velocemente, sulle leggi il governo non fa trattative". Lo ha dichiarato oggi il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, concludendo un convegno organizzato dal Pd del Piemonte a Torino. "Il Parlamento vota e il governo fa quello che deve fare", ha spiegato l'esponente dell'esecutivo guidato dal premier Matteo Renzi indicando la linea sul confronto con le organizzazioni sindacali su Jobs act e riforma pensioni 2015.

Riforma pensioni e lavoro, Poletti: 'Decisioni rapide, il governo non fa trattative'

"E' legittimo - ha detto il ministro che ha già timidamente avviato il confronto su riforma Pensioni e nuova governance Inps con le parti sociali - che un'organizzazione sindacale, soprattutto se rappresenta tanti lavoratori, venga ascoltata.

Dobbiamo però - ha aggiunto l'esponente del Governo Renzi - stabilire due regolette: certe cose del passato - ha sottolineato Poletti - non sono più praticabili e dobbiamo prendere decisioni veloci". Di decisioni da assumere "velocemente" ha parlato nei giorni scorsi il ministro del Lavoro a proposito della nuova governance e della nuova mission dell'Inps - affidata dal premier Matteo Renzi all'economista bocconiano Tito Boeri - mentre il dibattito sulla riforma pensioni 2015. "Quando verrà il momento faremo discussioni su tutto", ha affermato oggi Poletti rispondendo ai cronisti sui tagli alle pensioni d'oro e le proposte del nuovo presidente dell'Inps al termine dell'incontro dem a Torino al quale ha partecipato anche il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati, Cesare Damiano, esponente della minoranza del Pd che continua a sollecitare modifiche al Jobs act e alla legge Fornero.

Riforma lavoro, Damiano (Pd): 'Cancellare dal Jobs act riferimento a licenziamenti collettivi'

In merito alla "stesura definitiva" dei decreti attuativi della legge delega sul lavoro (Jobs Act), Cesare Damiano ha detto oggi all'incontro col ministro Poletti a Torino che la minoranza del Pd insiste sulla "necessità - ha spiegato il parlamentare dem - di cancellare il riferimento ai licenziamenti collettivi, di inserire un criterio di proporzionalità tra infrazione e sanzione e - ha aggiunto il deputato del Pd - di aumentare le mensilità di indennizzo in caso di licenziamento".

L'ex ministro del Lavoro ha chiesto anche al Governo Renzi di prevedere più risorse finanziarie per la nuova Aspi e ha espresso soddisfazione sulle intenzioni dell'esecutivo di voler modificare la durata del contratto a termine portandola ad un massimo di ventiquattro mesi.

Riforma pensioni e patto Renzi-Berlusconi, Salvini (Lega Nord): 'E' stato un anno perso'

In materia di riforme così si è espresso oggi, invece, il leader della Lega Nord Matteo Salvini che aveva proposto il referendum per l'abolizione della riforma pensioni Fornero bocciato dalla Consulta.

"E' stato un anno perso - ha detto il segretario leghista ai microfoni di SkyTg24 rispondendo a una domanda sulla rottura del Patto del Nazareno tra Berlusconi e Renzi". "L'avessero fatto sulle pensioni, ma sulla legge elettorale e la riforma costituzionale - ha aggiunto - non interessa agli italiani". La Lega ha già annunciato che presenterà al nuovo Capo dello Stato Sergio Mattarella un dossier sulla legge Fornero e in Parlamento nuove proposte per la riforma delle pensioni.