L'Italia dei Valori ha presentato un disegno di legge alla Camera su una nuova ipotesi di riforma delle pensioni. In sintesi, i lavoratori potranno accedere alla pensione al compimento del 60esimo anno di età con una riduzione dell'assegno pensionistico del 10 per cento, penalizzazione che si riduce fino ad azzerarsi all'età di 66 anni con un sistema decrescente. Allo stesso tempo sono previsti degli incentivi per chi rimane al lavoro fino a 70 anni secondo un sistema crescente a partire dai 66 anni di età. Nel testo è previsto anche un tetto alle Pensioni d'oro che vanno al di sopra dei 5 mila euro mensili cercando di dare un giusto equilibrio al nostro sistema previdenziale.
Ignazio Messina, leader del partito Idv, specifica che 'Il nostro partito è contro la riforma voluta dalla Fornero, approvata nel 2011 dal governo Monti. Una legge che ha cancellato le garanzie e le tutele dei lavoratori mettendo fine a quel ricambio generazionale, necessario per la nostra società, facendo aumentare la disoccupazione giovanile. Noi sosteniamo una riforma previdenziale che possa dare flessibilità in uscita per tutti con un tetto alle pensioni d'oro'. Messina evidenzia che 'la proposta che noi facciamo al governo Renzi è quella di introdurre un sistema di flessibilità per i lavoratori che potranno decidere quando andare in pensione in un'età compresa tra i 60 e i 70 anni con un minimo di 35 anni di contributi versati.
Si prevedono penalizzazioni decrescenti tra i 60 e i 65 anni ed incentivi fino al raggiungimento del 70esimo anno di età.
Questa proposta di Italia dei Valori è molto simile a quella di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro alla Camera, il quale prevede il pensionamento a partire dai 62 anni, sempre con un minimo di età contributiva di 35 anni, con una penalità dell'8 percento sull'assegno pensionistico a differenza di quanto proposto da Idv che fissa la penalità al 10 per cento. Per il resto stesso sistema flessibile di penalità ed incentivi per tutti i lavoratori.