La Banca centrale europea diretta da Mario Draghi promuove la riforma Pensioni del Governo Monti mentre è in corso il confronto politico, sindacale ed economico sulle modifiche da apportare alla legge previdenziale del 2011 per introdurre nuove forme di pensione anticipata. Dal bollettino economico della Bce non arrivano notizie incoraggianti per chi spera in più flessibilità in uscita, visto che "l'innalzamento dell'età pensionabile e le restrizioni al pensionamento anticipato" vengono considerati fattori determinanti hanno consentito una ripresa della partecipazione al mercato del lavoro.



Economia, Bce: in Italia cresce tasso partecipazione al mercato del lavoro

Che non sarà per niente facile cambiare la riforma pensioni Fornero, che punta tra l'altro a risparmiare 80 miliardi di euro fino al 2020 per sostenere il debito pubblico, lo si era già capito da tempo. Forse proprio per questo il premier Matteo Renzi - prima con le dichiarazioni del suo consigliere economico e poi con quelle del ministro del Lavoro Giuliano Poletti che hanno anticipato l'inedito "patto" tra il premier e la cancelliera tedesca Angela Merkel al vertice italo-tedesco di Firenze - ha passato la palla all'Unione Europea, spiegando in sintesi che è necessario intervenire sulla legge Fornero per introdurre nuovi meccanismi di flessibilità in uscita verso la pensione anticipata come previsto dalla riforma pensioni del 2014 approvata in Germania dalla "Grosse koalition".

E per far questo, ovviamente, bisogna trovare le risorse finanziarie: ed è altrettanto ovvio e non sarà facile visto che con la Legge di Stabilità 2015, malgrado gli annunci e le promesse del premier e delle ministre Stefania Giannini (Istruzione) e Marianna Madia (Pubblica amministrazione), il Governo Renzi non è riuscito a risolvere nemmeno il problema del pensionamento degli insegnanti della Quota 96 scuola che dovrebbe essere di non difficile soluzione dal punto di vista economico considerato che riguarda circa quattromila persone, mentre sono centinaia di migliaia gli esodati e i lavoratori prossimi alla pensione che sperano nel pensionamento in anticipo dopo aver subito gli effetti della legge Fornero che all'improvviso aumentò l'età pensionabile e introdusse penalizzazioni sulla pensione anticipata.



Riforma pensioni, Bce: ecco i meriti della legge Fornero

Adesso, dopo il no da parte della Consulta al referendum per l'abolizione della riforma Fornero proposto dalla Lega Nord di Matteo Salvini, arriva una nuova "promozione" da parte della Bce che ha spiegato come "anche grazie alla riforma delle pensioni" il tasso di partecipazione al mercato del lavoro in Italia "ha ripreso a salire nel 2012" dopo un primo calo nella prima fase della crisi.

Nel 2008, viene evidenziato, i lavoratori erano molto scoraggiati. "In Italia - secondo quanto si legge nel bollettino economico della Banca centrale europea - l'impatto negativo dei cambiamenti nella composizione della popolazione è stato in gran parte controbilanciato dalle variazioni delle decisioni di partecipazione al mercato del lavoro". Poi "a partire dal 2012", secondo il bollettino economico della Bce, "la partecipazione ha ripreso a salire, in parte - si legge nel documento - per effetto della riforma pensionistica, che prevedeva un graduale innalzamento dell'età pensionabile e restrizioni al pensionamento anticipato". Il Governo Renzi andrà avanti con le modifiche alla riforma Fornero dopo il Jobs act o attenderà altre indicazioni da Bce e Ue?