Le buone intenzioni del Governo Renzi in materia di riforma pensioni 2015 ci sono tutte, come confermano oggi anche le ultime dichiarazioni del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. Ma per definire le proposte di legge per le modifiche alla riforma Pensioni Fornero verso l'introduzione di nuove forme di pensione anticipata, bisogna ancora fare bene i conti con le necessarie coperture finanziarie, quindi con il bilancio dello Stato, il debito pubblico, i vincoli europei: ma ancora su questo non è arrivato il via libera dell'Unione Europea a cui si è rivolto il premier Matteo Renzi sostenuto dalla cancelliera tedesca Angela Merkel che già l'anno scorso - con il sostegno della "Grosse Koalition"e nonostante i dubbi e le preoccupazioni degli economisti sulla tenuta dei conti - ha varato la riforma delle pensioni introducendo nuove forme di flessibilità in uscita dal lavoro sia per i lavoratori pubblici sia per i lavoratori privati.



Riforma pensioni del Governo Renzi, ultime novità sulla pensione anticipata 2015

Il Governo Renzi comunque, pressato da sindacati e partiti, sta continuando a valutare, anche se ogni mossa in questo momento sembra finalizzata a prendere tempo in attesa che si concluda l'iter del Jobs act, l'introduzione di uno "strumento flessibile", ha confermato oggi in un post su Facebook il ministro Poletti (del Partito democratico) che nei giorni scorsi ha avviato il confronto con le organizzazioni sindacali sulla riforma pensioni e soprattutto sulla nuova governance dell'Inps in attesa dell'insediamento ufficiale del nuovo presidente Tito Boeri che attende il decreto del nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Nuovi strumenti di flessibilità per l'uscita anticipata dal lavoro e il pensionamento per tutte quelle "persone che sono vicine - ha spiegato l'esponente del Governo Renzi sul social network - al raggiungimento dei requisiti per l'accesso alla pensione e hanno perso o rischiano di perdere il lavoro". Il ministro del Lavoro ha ricordato che la riforma pensioni Fornero fu varata dal Governo Monti in un momento molti difficile per l'Italia e infatti alla base delle motivazioni che spinsero la maggioranza delle larghe intese ad approvarla per "l'esigenza pressante - ha sottolineato Poletti su Facebook - di salvaguardia dei conti pubblici".



Riforma pensioni 2015, Poletti: 'Governo sta valutando nuovo strumento fessibile'

Drammatici, per certi aspetti, si sono rivelati gli effetti della riforma previdenziale del 2011: non solo ha fatto restare con l'amaro in bocca chi era vicino all'età pensionabile che d'un colpo si è visto allungare, ma ha creato i problemi dei lavoratori esodati e degli insegnanti Quota 96 scuola.

Adesso arrivano le nuove promesse dell'esecutivo in materia di riforma pensioni, tra passi avanti e dietrofront pronto a "predisporre uno strumento flessibile, che aiuti queste persone - ha detto il ministro riferendosi a chi è vicino alla pensione, a chi ha perso il lavoro in età quasi pensionabile o a chi rischia di perderlo - a raggiungere i requisiti per la pensione".