La notizia dell'arrivo della Social card straordinaria 2015 dell'Inps dedicata alla categoria dei disoccupati, ha interessato parecchie persone. Purtroppo sapere che uno dei limiti imposti è quello territoriale non è stato piacevole. Sembra infatti che la Social Card (esistente già lo scorso anno) sia sperimentale e per questo dedicata solo ad alcuni comuni italiani (Milano, Genova, Bologna, Venezia, Verona, Torino, Firenze, Roma, Bari, Napoli, Catania, Palermo). La novità del 2015 è che potrebbe essere estesa a tutti i comuni di 8 regioni italiane (Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, Campania), anche se il Ministero del Lavoro ha fatto sapere che ancora non è chiaro come andrà applicata questa normativa inserita nella Legge di Stabilità.

Social Card straordinaria 2015 per disoccupati: in cosa consiste

Si tratta di un sussidio Inps dedicato alle famiglie dei disoccupati, che prevede un importo che va da 231,00 euro a 400,00 euro al mese, in base ai componenti del nucleo familiare. La formula è quella della carta acquisti, per cui ogni mese viene ricaricato un importo che può essere utilizzato dal possessore per pagare bollette e fare acquisti in tutti i negozi convenzionati. Per accedervi è necessario soddisfare dei requisiti di reddito e di condizione economica e patrimoniale. Sono escluse dal beneficio le famiglie a basso reddito composte da persone con più di 65 anni e i nuclei familiari con bambini al di sotto dei 3 anni che beneficiano della social card ordinaria.

Come e quando richiedere la Social Card straordinaria 2015

La domanda per la Social Card 2015, con allegata la documentazione richiesta, si presenta presso l'Ufficio Postale. Spetta poi all'ufficio postale inoltrarla a chi di dovere per la verifica dei requisiti. Nel caso in cui venga accettata, la carta verrà spedita al richiedente e contemporaneamente verrà autorizzata l'Inps al versamento delle somme mensili. Quando va richiesto il sussidio? Ancora non si sa, in quanto in una nota il Ministero del Lavoro ha fatto sapere che le domande non sono ancora disponibili, almeno fino a quando non sarà chiaro come applicare il beneficio. Si ricorda infine che a beneficio dei disoccupati vi sono altri sussidi che entreranno in vigore quest'anno, come la Naspi e l'Asdi.