La settimana che sta per concludersi ha contribuito a portare nuove notizie sulla riforma Pensioni 2015: ad oggi, 14 febbraio, il tema su quota 96 e esodati rimane ancora irrisolto ma sono diverse le considerazioni che sono state fatte - e si faranno - in merito all'ennesimo rifiuto da parte del governo Renzi, nella persona del Ministro Madia, di intervenire per dare una risposta a tutti quei lavoratori italiani che sono stati penalizzati dalla precedente riforma Fornero, che ancora oggi, a quasi tre anni di distanza, continua ad intrappolare 'vittime innocenti'.

Un caos senza fine al quale il nuovo esecutivo del Pd non sembra voler trovare una soluzione. 

Ultime novità pensioni 2015 a oggi sabato 14 febbraio: il fantasma della riforma rinchiuso nel barile del no

Se ad inizio anno il 'triumvirato' costituito da Renzi, Damiano e Boeri appariva una sorta di panacea per tutti i mali, i recenti sviluppi in Parlamento hanno riaperto una ferita difficile da risanare. Le notizie sulla riforma pensioni 2015 oltre a ricordarci la dead line del 20 febbraio fissata dal ministro Poletti per l'attuazione del Jobs Act ci conducono al question time svoltosi nell'Aula di Montecitorio, a cui hanno preso parte tra gli altri anche Marianna Madia, ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione.

In attesa di conoscere i prossimi interventi sulla modifica dell'istituto della pensione anticipata, con le proposte di Damiano che al momento sono quelle che più riscuotono il favore dei lavoratori, si è avuta una prima risposta sulla celerità con cui il governo Renzi voglia modificare la riforma pensioni Fornero, considerata da gran parte dei lavoratori italiani uno dei più grandi torti subiti dagli ultimi governi. 

Ultimissime riforma pensioni 2015 ad oggi: doccia gelata per quota 96 e esodati

Non sembra vero che la lotta di quota 96 e esodati stia proseguendo, senza sosta, da diversi anni ormai e che nessuno dei governi sia ancora riuscito a presentare proposte concrete per una riforma pensioni in grado di risolvere la questione. L'ultimo paradosso in ordine cronologico è stato quello a cui abbiamo assistito in settimana durante il question time nell'Aula di Montecitorio, dove una soluzione per gli esodati della scuola è apparsa ai più una chimera, un qualcosa di irraggiungibile. Non può infatti far esultare la notizia che mille insegnanti della Quota 96 andranno in pensione, previa presentazione di domanda di cessazione dal servizio entro il prossimo 2 marzo, dal momento che per altri tremila insegnanti è 'notte fonda'. A spegnere la luce è stata lo stesso ministro Madia, che ha sottolineato come gli sforzi del governo siano concentrati verso chi un lavoro non ce l'ha, risposta che di certo non può soddisfare chi, avendo maturato da tempo i diritti barra requisiti per la pensione, si trova in questa situazione. Nessuna risposta da parte del governo Renzi nemmeno agli esodati, che attraverso la Rete dei Comitati degli Esodati ha da poco alzato il suo grido di protesta, chiedendo una soluzione, un intervento celere da parte dei politici italiani. Qual è la vostra opinione sulle ultime notizie della riforma pensioni? Siete anche voi tra i Quota 96 e esodati 'illusi' da promesse che si trascinano ormai da mesi? Restate aggiornati sulle ultime novità cliccando il tasto 'Segui' in alto a destra.