Si è messo in aspettativa dalla Bocconi di Milano dopo la nomina a presidente Inps voluta dal premier Matteo Renzi per rinnovare la governance dell'Istituto nazionale di previdenza sociale e rottamare la riforma Pensioni Fornero verso l'introduzione di nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata da finanziare con n tagli alle pensioni d'oro andando così verso "l'equità possibile" del sistema previdenziale. Tito Boeri, 54 anni, di Milano, laureato in Economia alla New York University, per dieci anni è stato senior economist all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, poi consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell'Ufficio Internazionale del Lavoro.

Il professore Boeri, docente ordinario all'Università Bocconi, dove è stato anche prorettore alla Ricerca dal 2012 al 2014, e Centennial Professor alla London School of Economics; in aspettativa dopo la nomina a presidente Inps.

E' anche direttore della Fondazione Rodolfo Debenedetti, responsabile scientifico del festival dell'economia di Trento e collabora con il quotidiano La Repubblica. Ha fondato la rivista online lavoce.info nella quale si confrontano le opinioni sull'economia italiana e internazionale, molto affrontanti in questi mesi i temi della riforma pensioni e del Jobs act. I saggi e gli articoli possono essere letti su www.igier.unibocconi.it. La sua nomina all'Inps, ufficializzata il 10 febbraio scorso dal consiglio dei ministri dopo il via libera delle commissioni Lavoro di Camera e Senato, dovrà essere adesso decretata dal nuovo presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Riforma pensioni 2015, idee e proposte del nuovo presidente Inps Tito Boeri

Ecco alcune idee e proposte su lavoro e pensioni dell'economista bocconiano Tito Boeri chiamato da Palazzo Chigi a guidare l'Inps. Le principali proposte di riforma pensioni di Boeri sono quelle di un "prelievo sulle pensioni più alte da calcolare non solo sull'ammontare, ma considerando anche il rendimento dei contributi versati" e la pensione anticipata per dare lavoro ai giovani, con una "staffetta generazionale" basata su una "nuova distribuzione dei trasferimenti pubblici e una riduzione del carico fiscale sul lavoro".

Sulla legge previdenziale del Governo Monti ha detto: "Sulla valutazione della riforma pensioni Fornero si sono concentrate, giustamente, molte aspettative da parte dell'opinione pubblica, dei policy maker e della comunità scientifica. I motivi sono molti. Si tratta di una delle riforme - ha sottolineato Boeri - più controverse del nostro passato recente".

Della riforma del lavoro (Jobs act) del Governo Renzi recentemente Boeri ha scritto: "Perché la legge delega diventi una vera e propria riforma, bisogna prestare molta attenzione ai decreti attuativi. Il diavolo, più che mai - ha sottolineato - è nei dettagli. Evitiamo colpi di scena", ha avvertito. Così il nuovo presidente Inps sul Piano Juncker per l'Europa: "Il piano Juncker prevede investimenti pubblici da 300 miliardi. Come riesce il nuovo Presidente della Commissione europea a far saltare fuori questi soldi? Attraverso - ha spiegato Boeri - una leva finanziaria cinque volte superiore a quella che viene generalmente usata nei piani di investimenti pubblici". Legge Stabilità 2015 e Tfr in busta paga: per Boeri "una scelta non sembra ottimale".