L'ultima settimana si è conclusa con delle importanti novità sul piano della nuova riforma Pensioni 2015. Le ultime notizie della giornata di oggi 23 febbraio 2015 vedono in primo piano il Ministro Poletti e le sue dichiarazioni che cercano di smuovere un po' le acque per far in modo di trovare una soluzione alle varie proposte che si sono avvicendate negli ultimi tempi per quanto riguarda la pensione anticipata e l'ipotesi di abolizione della legge Fornero. "C'è in gioco la vita di milioni di italiani", così ha tuonato il Ministro riferendosi al comparto pensionistico italiano.

Ricordiamo che resta ancora da decidere se abolire in toto la Riforma Fornero, come vorrebbe una parte dei sindacati, o cancellare solo una parte e far rimanere in piedi il resto della riforma fino a quando la situazione politica italiana non trovi delle soluzioni più efficaci.

Mentre sul piano esodati, sui lavoratori precoci e lavori usuranti, sui quota 96 si sta cercando da tempo una rapida soluzione che possa risolvere il problema a chi, come questi lavoratori, si trova in uno stato di forte disagio. Le parole di Poletti, comunque, fanno presagire che si stia trovano un strada percorribile per poter dare il via al progetto di riforma pensioni auspicato da tutti. Flessibilità e risorse sono i nodi centrali, come sottolinea lo Ministro a colloquio con il Presidente dell'Inps Tito Boeri.

Riforma pensioni Renzi: le strade percorribili sono flessibilità e nuove risorse

Sulla flessibilità della pensioni per i nuovi pensionati si è tanto parlato. Tra le ultime proposte che sono tuttora in via di discussione tra le varie commissioni Lavoro ci sarebbe quella del prestito Inps. Mentre sul problema risorse il dibattito è più complicato perché le ipotesi di riforma pensioni fatte fino ad oggi, come la pensione anticipata a 62 anni, hanno bisogno di ingenti coperture economiche che al momento non si sa da dove attingere.

Il Governo spera che i nuovi provvedimenti varati come il Jobs Act e l'abolizione dell'articolo 18 diano slancio all'economia e di conseguenza al mercato del lavoro. Ma c'è chi è critico nei confronti di questi provvedimenti come il Presidente della Commissione Lavoro Damiano, che ha chiesto un tavolo su cui dibattere. Damiano sponsorizza da tempo la Quota 100 e non ha digerito la mossa del Governo che non ha tenuto conto delle molte proposte che erano uscite dalla commissione Lavoro, come quella sui licenziamenti collettivi.