Sul Ddl Scuola in discussione alle camere incombe la scure dell'incostituzionalità. A dirlo è Ferdinando Imposimato, come riporta Orizontescuola.it, in riferimento alla convinzione del membro della Suprema Corte di Cassazione di cui è presidente onorario. Il suo messaggio scritto sul profilo facebook in poche ore ha raggiunto più di 2000 like. Lo stesso Imposimato esorta il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a bocciarlo decretandone altresì l'incostituzionalità per la violazione dell'art. 33. Commentando il provvedimento di riforma della scuola dell'attuale esecutivo ne mette in luce la pericolosità per il rischio di creazione di una lista di proscrizione.



L'arbitrio delle scelte

La segnalazione che Ferdinando Imposimato fa è quella relativa a quei meccanismi che vanno a modificare lo statuto dei docenti in direzione di una deriva anticostituzionale. Si azzerano di fatto tutti i diritti acquisiti e si fa in modo di aprire la strada ad una discriminazione ulteriore affidano ai presidi un potere discrezionale. Scegliere i docenti attraverso la creazione di un apposito albo, come specificato in seguito da Imposimato, introduce elementi di delazione e di abuso perché la scelta dell'organico scolastico viene affidata ai dirigenti scolastici solo sulla base del miglior piazzamento in graduatoria. Chi rimane nelle ultime posizioni viene penalizzato creando a tutti gli effetti una lista di proscrizione.



La richiesta al presidente della Repubblica

I finanziamenti sono ingiusti e mal ripartiti e viene inibito il principio contenuto nell'art. 33 nel quale si stabilisce che arte e scienza debbano avere libertà di insegnamento. Quello che serve, secondo il pensiero dell'ex giudice, è un insieme di criteri equilibrati e obiettivi di scelta che non possono passare per la possibilità di nomina dei docenti da parte dei presidi. A conclusione di questo messaggio c'è l'esortazione a Mattarella di valutare i profili di incostituzionalità emergenti da questo Ddl di siffatta maniera.