Il disegno di legge depositato dal Movimento 5 Stelle ha sraccolto il consenso di associazioni quali Libera di Don Ciotti. Se dovesse diventare legge dello Stato quali oneri saranno previsti per il contraente e chi potrà realmente accedervi? I più critici parlano di pericolo assistenzialismo, ma le cose stanno realmente così?

Chi può accedere al reddito di cittadinanza?

Per accedere al reddito sarà necessario essere maggiorenne, essere disoccupato o percepire un reddito di lavoro o una pensione considerata al di sotto della soglia di povertà fissata dall'ISTAT alla cifra di 780 euro.

Qual'ora si avesse già un lavoro ma sottopagato si avrebbe diritto ad una integrazione del reddito, la legge prevede l'istituzione di un salario minimo da contratto, in modo che nessuno possa mai essere pagato meno di 9 euro l'ora. Se l'interessato avesse invece un part-time il meccanismo di integrazione gli permetterebbe di arrivare ai 780 euro.

L'accesso al reddito varierà in base al reddito netto che dovrà essere inferiore ai 9360 euro annui. Qualora ci si trovasse nella fascia dai 18 ai 25 anni sarà necessario un titolo di studio o una qualche qualifica professionale.

Quali doveri avrà il contraente del reddito di cittadinanza?

Chi accederà al credito dovrà innanzitutto iscriversi tempestivamente ad un centro per l'impiego dando disponibilità immediata a lavorare e con il centro dovrà iniziare un percorso di reale ricerca di un nuovo lavoro e partecipando ad un iter di corsi di formazione e qualifica professionale.

In seconda analisi chi beneficia del reddito si vedrà porre, nel tempo (a seconda della disponibilità del mercato del lavoro ovviamente) fino a tre diverse offerte di lavoro. In caso di rifiuto per 3 volte consecutive l'accesso al reddito verrebbe revocato immediatamente.

Non solo: il beneficiario dovrà rendersi disponibile per 8 ore settimanali a svolgere lavori ed attività utili al proprio comune di appartenenza, una sorta di servizio civile si potrebbe dire.

Il costo del reddito di cittadinanza

Il disegno di legge M5S prevede una spesa annua di 15 miliardi, una cifra incredibile per alcuni, impossibile per altri.

Nunzia Catalfo e gli altri firmatari del disegno di  legge hanno proposto come coperture economiche per il reddito di cittadinanza  la riscossione delle multe delle case slot, il taglio netto alle spese militari ed ingenti tagli ai costi della politica ed altre decine di voci di taglio tutte regolarmente presentate all'Ufficio Bilancio (quello preposto a controllare la validità delle coperture fornite nelle varie proposte di legge), il quale ha analizzato la proposta ed ha dato la sua 'bollinatura' (il suo ok) di fatto confermando la fattibilità economica del progetto a 5 stelle.