Bisogna correggere l'età pensionabile delle lavoratrici di sesso femminile al fine di ripristinare le disparità tra uomini e donne che sussistono per ciò riguarda l'aspetto previdenziale. È questo il motivo che ha spinto il presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano a dare il via libera all'indagine conoscitiva sull'età pensionabile delle donne.
L'indagine partita già nei giorni scorsi mira a reperire tutti i dati necessari allo scopo di stabilire le disparità in materia previdenziale esistenti tra uomini e donne. Rientra tra gli obiettivi dell'indagine promossa da Damiano, anche la revisione delle norme inerenti alla salvaguardia previdenziale che hanno penalizzato le lavoratrici di sesso femminile in mobilità o che hanno accettato il licenziamento.
Altro punto di rilevante importanza che verrà discusso è quello concernente il riscatto al fine della determinazione del requisito contributivo dei periodi di maternità, puerperio o periodi concessi per l'assistenza ai familiari disabili. L'indagine conoscitiva, inoltre mira a valutare una probabile proroga dell'opzione contributivo estesa anche alle lavoratrici donne negli anni successivi al 2015 oltre a valutare gli effetti della Legge Fornero sull'aspetto previdenziale delle lavoratrici. Come riferisce "Pensioni Oggi", con l'entrata in vigore della norma introdotta dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, infatti, l'innalzamento dei requisiti pensionistici per le donne non è stato effettuato in modo graduale.
L'altra problematica su larga scala che richiede correttivi riguarda le difficoltà in cui potrebbero incorrere le lavoratrici donne di lasciare il lavoro solo dopo il raggiungimento dei 60 anni di età.
L'indagine conoscitiva sull'età pensionabile delle lavoratrici donne dovrebbe concludersi il prossimo luglio e intanto il deputato del Partito Democratico Maria Luisa Gnecchi ha presentato in Commissione Lavoro alla Camera il disegno di legge 1881 che prevede nuove norme che disciplinano l'accesso alla pensione di vecchiaia per le lavoratrici iscritte all'AGO.