Che la legge Fornero sulle pensioni del dicembre 2011 sia nel mirino di tutti, dal governo all'Inps dai partiti ai sindacati è ormai arcinoto. Non passa giorno in cui non vi siano proposte, idee, ipotesi di modifica tutte accettabili e rispettabili almeno sulla carta. Che poi vi siano degli ostacoli apparentemente insormontabili anche questo è pure noto. Chi fa ostruzionismo alle modifiche ha nomi e cognomi ed indirizzi pure noti. Portano il nome di Padoan, ministro delle finanze e tesoriere dello Stato ed i super tecnici della Commissione europea. Per costoro la legge Fornero è intoccabile: è l'unica legge che garantisce stabilità e risparmi certi, almeno fino al 2021.
Ma nonostante tali difficoltà, c'è che invece non si arrende. Anche qui abbiamo un cognome ed un nome illustre: è il presidente della commissione lavoro del Camera, l'ex Cgil ed ora esponente di punta della minoranza del Partito democratico Cesare Damiano. L'on. Damiano ha inserito nel disegno di legge sulla concorrenza nuove norme che vanno nella direzione di possibili modifiche valide anche per la legge Fornero. Difatti il diritto alla pensione integrativa viene ridotto a 24 mesi e la somma spettante può essere richiesta 10 anni prima della maturazione dei necessari requisiti anziché i precedenti 5. Insomma si introducono nuove forme di flessibilità nel sistema previdenziale che un tempo era follia sperare.
Quali le novità che si affacciano all'orizzonte pensionistico?
Non possiamo certamente affermare che tutto può essere risolto nel breve periodo, con la modifica richiesta e proposta per la previdenza complementare. L'iter è ancora lungo ma si tratta comunque di nuovi sensibili segnali. ' In caso di cessazione dell'attività lavorativa che comporti l'inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 24 mesi, le prestazioni pensionistiche siano, su richiesta dell'aderente, consentite con un anticipo massimo di dieci anni rispetto ai requisiti per l'accesso alle prestazioni nel regime obbligatorio di appartenenza'.
Questo è quanto proposto e scritto nel disegno di legge dal presidente Damiano. Insomma sono ipotesi di lavoro che lasciano ben sperare per superare le difficoltà che ogni giorno si profilano all'orizzonte pensionistico. Parole che vanno nella direzione auspicata da tutti. Noi ne seguiremo lo sviluppo tenendovi costantemente aggiornati. Voi come al solito seguiteci.