Le ultime notiziein tema di riforma Pensioni non sonodelle più incoraggianti. Si chiude oggi,21 marzo 2015, l’ennesima settimana in cui tanto si è discusso di quota 100 (e più in generale di ritornoalle quote), di pensione anticipatae di modifica complessiva all’assetto delineato dal governo Monti. Poche le novità concrete, ancor meno quellepositive. La Commissione Lavoro della Camera dei Deputati, come ampiamenteraccontato, sta esaminando il DDL sullepensioni flessibili proposto da CesareDamiano: difficile che, comunque, si possa arrivare all’approvazione dellaproposta così com’è.

Fa discutere, intanto, l’aumento dell’età pensionabile apartire dal 2016.

Quota 100 pensioni:la politica discute, la pensione anticipata è sempre più lontana

Il tema della quota100 e, in generale, del ritorno alle quote è chiesto a gran voce daisindacati e da parte della politica, minoranza PD in testa. La verità è chefinora sono arrivate poche aperture dal governo: intanto, come chiarito da unacircolare Inps di questi giorni, l’etàpensionabile aumenterà ancora nel 2016. Abbiamo già raccontato nelle scorsesettimane che i requisiti per la pensionedi vecchiaia (e per tutte le altre modalità di uscita) saliranno di benquattro mesi: un problema, questo, che aveva visto anche il Ministro del LavoroPoletti promettere correttivi.

Staremo a vedere se arriveranno davvero oppureno: l’orizzonte temporale fissato è quello della Legge di Stabilità 2016, il timoreè che se ne parlerà ancora per diversi mesi.

Pensione anticipata2015: al Senato DDL per prepensionamentolavoratori invalidi

Chiudiamo le ultimenotizie della settimana dal cantiere della previdenza con un accenno al DDLpresentato al Senato con primo firmatario l’onorevole Gianluca Susta del PD.

Con la proposta si chiede maggiore flessibilitàper i lavoratori con un’invalidità riconosciuta superiore al 60%: per loro sispera di poter attuare il prepensionamentoa 57 anni se dipendenti e 58 anni se autonomi con 35 anni di contributi. Una soluzione di buon senso, visto chela Legge Fornero ha inciso maggiormente sui lavoratori più sfortunati.