Il 12 marzo approda in Commissione Lavoro alla Camera una discussione che dovrebbe porre le basi per la costruzione di una riforma pensioni 2015 che mandi in soffitta le norme più controverse della legge Fornero. L'avvio dei confronti sul ddl n. 857 sui pensionamenti flessibili è stato fortemente voluto da Cesare Damiano che così, in quanto rappresentante moderato dell'ala della minoranza dem che fa da ponte con la maggioranza del partito, cerca di mettere alle strette il governo Renzi. Il PD si è rivelato unito sulla riforma costituzionale, ma è chiaro che la minoranza, che non nasconde i "mal di pancia", voglia ora rilanciare sul tema previdenziale.

Riforma pensioni 2015: si riunisce la Commissione Lavoro, ecco le proposte sul tavolo e gli incontri previsti

La relatrice del provvedimento sull'avvio delle discussioni sulla riforma Pensioni 2015 è la Polverini e l'obiettivo di questo incontro preliminare della Commissione sarebbe quello di giungere a una proposta che sia allo stesso tempo concreta e unitaria, che riesca a convogliare quante più forze politiche, sia dalla maggioranza che appoggia il governo Renzi, sia dalle varie e sfaccettate minoranze. Cesare Damiano annuncia come siano stati calendarizzate audizioni formali con Poletti, il ministro del Lavoro, con Tito Boeri e l'Inps, e con le parti sociali, rappresentate dalla piattaforma unitaria dei sindacati confederali CGIL, CISL e UIL.

La prospettiva che guiderà i lavori della Commissione riguardano le proposte di flessibilità in uscita dal mondo del lavoro, si tratta di stemperare le conseguenze più disastrose dal punto di vista sociale della legge Fornero: in primo luogo far uscire dalla soglia di povertà relativa tutti coloro che si trovano ad essere senza lavoro e senza pensione (il caso esodati), in secondo luogo rilanciare l'occupazione favorendo il turn over generazionale.

La possibilità di riuscita di questa manovra di Cesare Damiano è tutta da valutare: il governo Renzi non sembra essere interessato a una discussione immediata sulla riforma pensioni 2015, tant'è vero che, nonostante le aperture, il ministro Poletti aveva nei giorni scorsi rinviato una possibile soluzione alla legge di stabilità 2016, dunque non prima di fine anno.

Riforma pensioni 2015: altre discussioni calendarizzate per il 12 marzo

Sempre per quanto riguarda aggiustamenti in corso d'opera sulla materia delle pensioni, il 12 marzo sono state calendarizzate anche altre due interrogazioni: la prima è dell'onorevole del PD, Maria Luisa Gnecchi, che intende richiedere al ministro Poletti di approfondire la questione dei lavoratori autorizzati ai volontari prima della soglia del 20 luglio 2007. Si intende sapere quante siano state le pensioni effettivamente liquidate; la seconda è della Lega Nord che intende chiedere chiarimenti al governo Renzi sulla sentenza della Corte Costituzionale 22/2015 che riconosce la pensione d'invalidità e di cecità civile anche agli stranieri regolari che soggiornano sul territorio italiano.

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