"Mi auguro che il ministro del Lavoro Poletti abbia il tempo di leggersi i dati dell'Inail sugli infortuni, si renderà conto che aumentare l'età pensionabile è grave e pericoloso". Lo ha dichiarato in una nota Manuela Palermi, dirigente del PCdI, intervenendo così nel dibattito in corso sulla riforma pensioni 2015 più che mai rovente dopo le ultime dichiarazioni del presidente dell'Inps Tito Boeri e del ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Intanto, mentre prosegue la "riflessione" governativa sulla riforma Pensioni scatteranno già dal 2016 gli adeguamenti dei trattamenti previdenziali alle aspettative di vita che praticamente fanno slittare di ulteriori sette messi il raggiungimento dell'età pensionabile che sale sia per avere accesso alla pensione di vecchiaia sia per la pensione anticipata prevista dal sistema previdenziale attuale disciplinato dalla legge Fornero.
PCdI: 'Grave e pericoloso aumentare l'età pensionabile'
I comunisti italiani, sollecitando una riforma pensioni 2015 che preveda nuovi criteri di flessibilità in uscita per la pensione anticipata, invitano il Governo Renzi a fare delle verifiche con i dati dell'Inail. "Dice l'Inail - ha spiegato la Palermi nella nota stampa - che più si e' avanti con l'età più si rischiano incidenti mortali", ha sottolineato facendo riferimento anche agli ultimi casi di morti sul lavoro. "Lo dimostrano - ha aggiunto la dirigente comunista - le tragedie degli ultimi giorni. Un lavoratore - ha ricordato - aveva 65 anni, un altro addirittura 74. Quando ci si occupa del lavoro - secondo Manuela Palermi - non lo si può fare solo seguendo l'ottica dell'impresa, che tutti sanno essere molto attenta al profitto.
Ogni tanto - ha sottolineato - bisognerebbe pensare alle persone". A chiedere con forza modifiche alla riforma pensioni Fornero e l'abbassamento dell'età pensionabile la Fiom di Maurizio Landini che sabato 28 marzo, con accanto la leader della Cgil Susanna Camusso, promuove una manifestazione nazionale contro il governo.
Pensioni basse, Coldiretti: 'Alzare soglia minima trattamenti previdenziali'
A sollecitare oggi interventi di riforma delle pensioni anche il presidente nazionale dell'associazione pensionati della Coldiretti Antonio Mansueto che chiede in particolare l'aumento dei trattamenti previdenziali più bassi. "La situazione è drammatica - ha detto - per le basse pensioni e per la scarsa qualità di servizi sociali.
In Italia ci sono 720mila pensionati agricoli, sui due milioni totali, che prendono pensioni - ha aggiunto Mansueto - al di sotto dei 500 euro. Abbiamo chiesto infatti al governo - ha proseguito il rappresentante dei pensionati della Coldiretti - di intervenire sulle pensioni più basse, alzando la soglia minima. Purtroppo - ha concluso il presidente della Coldiretti Pensionati - c'è una scarsa o nulla attenzione per i lavoratori autonomi e i pensionati devono per forza continuare a lavorare".