Mentre i sindacati continuano a stare in pressing sul Governo Renzi per una riforma pensioni che riduca l'età pensionabile innalzata dalla legge Fornero per sostenere il debito pubblico, c'è anche chi, proprio i nome della salvaguardia finanziaria, continua a difendere la riforma previdenziale del Governo Monti. "Il sistema pensionistico è stato reso sostenibile con la riforma del 2011 votata con larghissima maggioranza dal Parlamento, altri interventi non sono giustificabili né opportuni", ha detto l'ex ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, presidente di Italia unica, ritenendo "urgente e indispensabile che il governo smentisca una volta per tutte la possibilità di nuovi interventi riduttivi sulle Pensioni".

"Lo stillicidio di voci su questo tema avviate dal ministro Poletti e poi riprese da affermazioni di autorevoli consiglieri di palazzo Chigi e da iniziative legislative di esponenti della maggioranza - ha detto Passera riferendosi al ddl Damiano per la pensione anticipata e alle dichiarazioni del consigliere economico di Renzi Yoram Gutgeld - sono un errore e rischiano di compromettere i tenui refoli di ripresa economica in atto grazie in particolare agli interventi di Mario Draghi".

Fnp Cisl: porre limite massimo all'età pensionabile

La pensano diversamente i sindacati. "Occorre cominciare a pensare di porre un limite massimo all'età pensionabile e nel frattempo prevedere delle formule di flessibilità in uscita, anche a costo di penalizzazioni": lo ha dichiarato oggi Loreno Coli, segretario della Federazione nazionale dei Pensionati Cisl (Fnp Cisl), intervenendo a Tarcento in occasione dell'inaugurazione della nuova sede territoriale del sindacato.

Nuove forme di pensione anticipata soprattutto per chi è stato nel tempo impegnato in attività lavorative usuranti, "perché non tutti i lavori e non tutti i lavoratori - ha detto il sindacalista Cisl - sono uguali".

Fiom Cgil: flessibilità per la pensione a 61 anni

Sull'abbassamento "drastico" dell'età pensionabile aumentata praticamente a 67 anni dalla legge Fornero insiste il segretario della Fiom Maurizio Landini che oggi ha presentato la manifestazione nazionale contro il Governo Renzi che si terrà sabato prossimo, 28 marzo, a Roma.

La Fiom Cgil chiede di modificare la legge delega sul lavoro e sta valutando anche l'ipotesi di indire una consultazione tra gli iscritti per decidere o meno se avviare una raccolta di firme per chiedere con un referendum l'abrogazione del Jobs act. Per quanto riguarda la partita della riforma pensioni la mobilitazione della Fiom punta a sollecitare all'esecutivo la riapertura della "vertenza sulle pensioni per cambiare radicalmente.

Serve - ha sottolineato oggi Landini - una riduzione drastica dell'età pensionabile". La proposta del leader Fiom, che ha lanciato nei giorni scorsi la nuova Coalizione Sociale provocando reazioni e polemiche a sinistra e nel sindacato, propone il requisito anagrafico dei "60-62 anni per l'uscita dal lavoro", ma "senza penalizzazioni", ha sottolineato il sindacalista secondo il quale, inoltre, occorre "ripristinare le pensioni di anzianità per i lavori più pesanti".