"Siamo pronti al confronto [...] l'idea di consentire un'uscita anticipata e flessibile con un assegno pensionistico più leggero non è una novità. C'è una proposta di legge di cui sono primo firmatario che lo prevede, il problema è trovare le risorse". Sono queste le parole pronunciante dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, che ha deciso di commentare le dichiarazioni rilasciate nella giornata di ieri al Corriere della Sera dal Presidente dell'Inps Tito Boeri. L'ex Ministro del lavoro ricorda inoltre che il calcolo contributivo è stato già previsto e applicato dall'Inps da Maroni, attraverso l'istituzione della pensione anticipata con l'opzione donna, mentre altre forme di prepensionamento coadiuvate dalla penalizzazione della mensilità erogata sono state proposte anche nel recente passato.

Tante ipotesi allo studio dell'esecutivo: lavoratori chiedono quota 100, ma resta il problema delle coperture 

Stante la situazione, resta ancora lo stallo sulla migliore soluzione da perseguire. Tra le tante idee che sono arrivate sul tavolo dei tecnici governativi e dell'Inps, sembra che la più apprezzata sia stata Quota 100, ovvero la possibilità di poter andare in pensione unendo l'età anagrafica e gli anni di versamenti. Un tale meccanismo avrebbe il vantaggio della flessibilità previdenziale, ma dovrebbe scontrarsi contro la necessità di reperire adeguate coperture. Sul punto, Damiano afferma però che "dobbiamo smettere di fare solo calcoli ragioneristici", perché come ha affermato lo stesso Poletti nel recente passato, "in gioco c'è la vita di milioni di persone". 

Cisl chiede confronto immediato con il Governo: 'Il sistema non si cambia con i soli annunci'

Le flessibilità previdenziale non arriverà attraverso le dichiarazioni di intenti: è questo il punto di partenza di Maurizio Petriccioli, Segretario confederale della Cisl, intervenuto nella giornata di ieri a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e dal Presidente Inps Tito Boeri.

"Le reiterate aperture di disponibilità del Governo ad intervenire sulle regole di accesso al sistema pensionistico sono importanti, ma arriva un momento in cui devono tradursi in un percorso [...] di cambiamento". La Cisl sottolinea ancora una volta che il problema non riguarda purtroppo solo i lavoratori che vivono situazioni di disagio oppure i disoccupati in età avanzata, ma anche i giovani che si trovano impossibilitati ad accedere al mercato del lavoro a causa del turn over bloccato.

Per queste ragioni, ritiene che un intervento in campo previdenziale possa portare ad un cambiamento positivo tanto nelle "ragioni della sostenibilità sociale" quanto in quella "finanziaria del sistema pensionistico".

E voi, cosa pensate delle recenti dichiarazioni sul sistema previdenziale? Se lo desiderate, potete farci conoscere le vostre idee e opinioni con l'inserimento di un commento nel sito, mentre per ricevere tutti gli ultimi aggiornamenti riguardanti il campo della previdenza e delle Pensioni anticipate vi ricordiamo di cliccare sul comodo pulsante "segui" che trovate in alto, sopra al titolo dell'articolo.