Non accenna a scendere di intensità il dibattito riferito a riforma pensioni 2015 e previdenza. Da una parte i membri dell'Esecutivo capeggiati da Renzi, dall'altra un maxi blocco che riunisce parti sociali, confederazioni sindacali e parte di quelle Istituzioni che chiedono a gran voce una modifica della Legge Fornero con nuovi requisiti per l'accesso al prepensionamento già in questo 2015. Restando al fronte sindacale bisogna in particolare sottolineare 'la pace' scoppiata tra la Fiom di Landini e la CGIL di Camusso, che dopo un periodo di frizione sono tornati ad andare d'amore e d'accordo: nella giornata di ieri il leader della Nuova Coalizione Sociale ha presentato il programma in vista dello sciopero che si terrà sabato 28 marzo ed ha incassato il si della Camusso, 'Io ci sarò non ci sono dubbi al riguardo'.

Le ultime news su riforma Pensioni 2015 e prepensionamento aggiornate ad oggi 26-03 non possono dunque che concentrarsi sulle richieste dei sindacati, che capeggiati dalla CGIL continuano a chiedere nuovi requisiti per l'accesso al prepensionamento.

Riforma pensioni e requisiti prepensionamento 2015, news 26-03: Renzi, Landini e Camusso, scontri e polemiche, si punta la quota 60

Il sindacato rosso continua a far fronte comune con le altre confederazioni sindacali, CISL e UIL su tutte, ma allo stato attuale a mancare è una proposta organica o comunque messa per iscritto da inviare al premier Renzi: il leader di CISL Annamaria Furlan aveva annunciato nelle scorse settimane la presentazione di un apposito programma, ma sino a questo momento il numero uno del sindacato bianco non ha trasmesso alcuna proposta. Le ultime news su riforma pensioni 2015 e prepensionamento aggiornate ad oggi 26 marzo ruotano dunque attorno alla richiesta che ormai da settimane portano avanti i leader dei movimenti sindacali, che puntano sulla quota 60 come requisito anagrafico di accesso al pensionamento. Anche Landini ha recentemente espresso il suo pensiero al riguardo, sottolineando come l'ideale sarebbe prevedere l'uscita dall'impiego in un arco di tempo che va dai 60 ai 62 anni di età. Il punto delicato rimane quello delle coperture economiche, un ostacolo che però ne nasconde uno ben più complesso da superare: l'indifferenza di Renzi.



Le ultime notizie su riforma pensioni 2015 e prepensionamento aggiornate ad oggi 26-03 tornano dunque a focalizzarsi anche sull'atteggiamento del premier, Matteo Renzi, che continua a non entrare nel dibattito previdenziale. Un comportamento quanto mai inspiegabile anche e soprattutto perché il governo rischia di essere 'neutralizzato' dal Parlamento: ormai da settimane presso la Commissione Lavoro della Camera è infatti in corso il dibattito sul ddl Damiano, un provvedimento sul quale l'Esecutivo e Renzi dovranno esprimersi per non correre il rischio di essere sopravanzati. Allo stato attuale sembra che all'ex sindaco di Firenze sfugga l'impatto sociale che la questione previdenziale ha avuto e sta avendo su una larga parte del tessuto civico italiano: il nostro è un paese dove le vecchie generazioni sono molto più numerose delle nuove (che vanno via in massa e sempre più presto), in svariati casi le pensioni di questo o quel familiare sfamano intere famiglie aiutando i ragazzi in un momento in cui la disoccupazione giovanile è alle stelle, ecco che intervenire sulla previdenza in maniera profonda consentirebbe di rafforzare uno degli 'ammortizzatori sociali' che più hanno funzionato negli ultimi anni.