Torna oggi a parlare del "problema sociale figlio della legge Fornero" e continua a dire che il Governo Renzi è impegnato a valutare e simulare proposte ed effetti della "possibile" riforma pensioni 2015 che punti a introdurre nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata. Perché, oltre a risolvere il problema degli esodati e quindi anche degli insegnanti della cosiddetta Quota 96 scuola, l'esecutivo non intende sottrarsi alla sfida lanciata dai sindacati e dalla minoranza del Pd sul "grande tema", che "riguarda la flessibilità in uscita", ha ribadito oggi (4 marzo) il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, del Partito democratico, intervenuto sulla riforma Pensioni ai microfoni di Rtl 102,5.

Pensioni, Poletti: 'Riforma Fornero va superata'

Come si ricorderà, la riforma previdenziale del Governo Monti aumentò significativamente l'età pensionabile introducendo pesanti penalizzazioni sulla pensione anticipata. Mentre il Governo Renzi, modificando in parte la legge Fornero, sapendo però di dover fare i conti con il debito pubblico e l'Unione Europea, si pone l'obiettivo di dare "la possibilità di lasciar libero un cittadino di valutare entro una certa fascia - ha spiegato Poletti - la possibilità di andare in pensione prima. Naturalmente in tal caso - ha specificato l'esponente dell'esecutivo - avrà una penalità, altrimenti - ha sottolineato - questo costo finisce a carico degli altri cittadini e non sarebbe una cosa buona".

Il ministro del Lavoro è fiducioso sul fatto si potranno "definire queste questioni e risolvere questi problemi" legati al sistema pensionistico italiano con la "legge di Stabilità di quest'anno".

'Pensione anticipata senza penalità', sindacati contro il Governo

Sui tempi, i modi, le forme e il mancato confronto non sono d'accordo i sindacati Cgil, Cisl e Uil che hanno annunciato una piattaforma comune.

Critica la Cgil di Susanna Camusso che insiste sulla "flessibilità in uscita senza penalizzazioni sulla pensione anticipata", come ha sottolineato ieri la dirigente confederale del sindacato rosso Vera Lamonica. E' urgente "intervenire per sanare i disastri causati dalla legge Fornero", dichiarato invece il responsabile dell'ufficio previdenza dell'Ugl Nazzareno Mollicone.

Il sindacato diretto da Paolo Capone, che già lo scorso 12 dicembre aderì allo sciopero generale contro la riforma del lavoro (Jobs act) e per una riforma pensioni che introduca nuove modalità di pensione anticipata, sottolinea comunque che le decisioni finali su quali dovranno essere le nuove norme del sistema previdenziale italiano "dovrebbe maturare dopo un confronto con le parti sociali"."La flessibilità nell'età pensionabile è un tema - ha sottolineato Mollicone - sempre sostenuta dal sindacato visto che i lavoratori - ha sottolineato il sindacalista - non sono tutti uguali sia per i lavori svolti sia per le condizioni di salute".