Nuova giornata di polemiche e scontri dopo l'ennesimo rinvio, da parte del Consiglio dei Ministri, del varo del pacchetto Buona Scuola che dovrebbe includere, tra l'altro, le tanto attese assunzioni degli insegnanti già a settembre 2015. Martedì 10 marzo prossimo all'esame del Cdm dovrebbe arrivare un disegno di legge e non più un decreto legge. Ma le assunzioni dei docenti precari, che dovevano essere contenute nel dl, non sarebbero a rischio malgrado siano certamente più lunghi i tempi per l'approvazione del ddl di riforma della scuola in cui dovrebbero essere inserite.

Riforma scuola 2015, Cgil: 'Basta annunci, sì assunzioni docenti'

Intanto, la Cgil chiede al Governo Renzi di passare dalle parole ai fatti e di sciogliere finalmente il nodo della stabilizzazione dei lavoratori precari della scuola, dubitando molto delle rassicurazioni di Renzi, Giannini e Poletti su nessun rischio per le assunzioni già quest'anno a settembre. "Siamo di nuovo di fronte ad annunci ripetuti senza avere chiari gli obiettivi", ha dichiarato oggi la leader della Cgil Susanna Camusso in un'intervista all'agenzia televisiva Vista. "La preoccupazione è che più in là si va nel tempo - secondo la il segretario generale del sindacato rosso - meno è credibile che ci sia per il prossimo anno scolastico l'effettiva stabilizzazione precari".

La Camusso lamenta il fatto che ancora sulle assunzioni nella scuola non si conoscono "quali siano i criteri e le scelte" e critiche le possibili detrazioni fiscali in arrivo per chi sceglie le scuole private e paritarie ritenendo questo genere di misure "esattamente l'opposto" di quanto prevede il "dettato costituzionale".

Buona scuola, minoranza Pd: 'Risolvere antico problema precari'

Dopo il Jobs act e la riforma pensioni, anche sulla riforma scuola è sempre in agguato il rischio divisioni nel Pd di Renzi.

La minoranza del Partito democratico, così come sulla riforma del lavoro e sulle modifiche alla legge Fornero verso nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata, si trova molto in sintonia con la Cgil. "Pare che il Governo - ha spiegato il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano - sia orientato a scegliere il disegno di legge piuttosto che il decreto sul tema della scuola.

Qualunque sia la strada che verrà scelta- ha sottolineato il parlamentare della minoranza del Pd - quello che conta, oltre alla riforma complessiva, è che venga risolto l'antico problema dei precari".

Scuola, Scelta Civica: 'Nessun passo indietro dal Governo sulla riforma'

Ma i problemi della scuola non sono solo quelli legati alle assunzioni dei precari, ha sottolineato oggi il sottosegretario al Mef e segretario di Scelta Civica Enrico Zanetti. "Noi di Scelta Civica - ha dichiarato il sottosegretario all'Economia intervenendo ad Omnibus su La7 - siamo contrari a semplici e pure stabilizzazioni di precari che avvengano fuori - ha sottolineato - da un contesto di riforma più ampio in un'ottica di necessità funzionali di servizio per gli studenti".

Il segretario di Sc ha spiegato che nel derby tra decreto legge e disegno di legge che ha portato ieri al rinvio dell'approvazione del pacchetto Buona Scuola al prossimo Cdm del 10 marzo non c'è stato "nessun passo indietro da parte del governo" e che "la scelta del ddl dopo l'annunciato decreto" invece "permetterà alle forze politiche - ha sottolineato il sottosegretario Zanetti - di discuterne in Parlamento".