Che sulla riforma Pensioni 2015 e le modifiche alla legge Fornero verso nuove forme di flessibilità in uscita il Governo Renzi stesse bluffando i sindacati lo avevano già sospettato, in particolare la Cgil di Susanna Camusso che oggi è in piazza accanto alla Fiom di Maurizio Landini. Adesso sembra arrivare la conferma dopo mesi di annunci mirabolanti e promesse cadute sempre nel vuoto.

Riforma pensioni 2015, il consigliere economico di Renzi: 'Non si farà'

"Per quanto riguarda le pensioni, abbiamo valutato la questione e la decisione politica è stata di non riaprirla", lo dice oggi "candidamente", come se nulla fosse accaduto in questi mesi, Yoram Gutgeld, parlamentare del Pd e "ascoltatissimo" consigliere economico del premier Matteo Renzi che con le sue nuove dichiarazioni sulla riforma pensioni sembra mandare in fumo tutte le promesse del ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, su nuove forme di flessibilità in uscita per la pensione anticipata prevista anche nella "proposta organica" a cui sta lavorando il presidente dell'Inps Tito Boeri che la presenterà al governo entro giugno.

Mentre su nuove forme di prepensionamento a 62 anni per uomini e donne sta lavorando anche la commissione Lavoro della Camera dei Deputati presieduta da Cesare Damiano che, proprio nel tentativo di dare un'accelerata se non di imprimere una svolta sulla riforma pensioni, ha fatto ripartire la scorsa settimana l'esame dei relativi disegni di legge per la flessibilità in uscita che potrebbe tamponare i danni provocati dalla riforma pensioni Fornero sul piano sociale.

Flessibilità per la pensione anticipata, rischioso modificare la Fornero

A riaccendere le speranze per la pensione anticipata era stato lo scorso gennaio proprio Yoram Gutgeld, che in'intervista a Il Foglio di Giuliano Ferrara aveva spiegato di lavorare a un "dossier sulle pensioni" per conto di Palazzo Chigi perché "va resa possibile una riforma importante".

Oggi il "meccanismo - aveva spiegato il deputato dem e consigliere economico del premier - non è reso possibile da un'assurda inflessibilità dei conti contestata anche da diversi premi Nobel. Giocando con le giuste leve, però, la flessibilità - aveva sottolineato Gutgeld chiedendo aiuto all'Europa - potrebbe diventare più di una parola scritta su qualche documento europeo".

Ma dall'Europa non è arrivato e non sembra facile possa arrivare il "via libera" a modificare la legge Fornero che rappresenta una garanzia per i conti pubblici, prevedendo di risparmiare 80 miliardi di euro fino al 2020 proprio per garantire la sostenibilità finanziaria del debito pubblico italiano. Ma oggi arriva la nuova doccia fredda per lavoratori e sindacati.

"Per quanto riguarda le pensioni, abbiamo valutato la questione e la decisione politica - ha detto Yoram Gutgeld in un'intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica diretto da Ezio Mauro - è stata di non riaprirla".