Ultime notizie sulle Pensioni di uomini e donne per niente positive arrivano oggi dall'Ocse, mentre si fa sempre più incandescente in Italia il dibattito politico e sindacale sulle modifiche necessarie alla riforma Fornero verso l'introduzione di nuove modalità di pensione anticipata. Sono assolutamente più povere le pensioni delle donne rispetto a quelle degli uomini. Secondo i nuovi dati diffusi oggi dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico i pagamenti di pensioni alle donne italiane di oltre i 65 anni in media sono più bassi del 32% rispetto alle pensioni percepite dai lavoratori uomini.

Pensioni uomini e donne: divario del 32% in Italia sui trattamenti previdenziali

Il divario tra le pensioni di uomini e donne - in base ai dati diffusi oggi in vista dell'8 marzo , la Giornata Internazionale della Donna - è peggiore della media Ocse che si attesta al 28%. Il motivo dei trattamenti pensionistici più bassi per le donne, come piega l'Ocse, è legato al fatto che le lavoratrici anziane hanno svolto lavori part-time o perché sono state meno retribuite; una situazione che adesso, ovviamente, pesa non poco sul loro trattamento previdenziale. Va aggiunto anche il fatto che le donne, nel corso della loro vita, hanno dedicato più tempo degli uomini alla crescita dei figli e alla cura di genitori anziani o parenti ammalati e quindi, diversamente per esempio da quanto avviene oggi, hanno avuto meno tempo per dedicarsi al lavoro e alla carriere.

Pensioni donne, a rischio 'povertà' anche le nuove generazioni di lavoratrici

Infatti, in molte, nonostante una modesta attività lavorativa, non hanno nemmeno i requisiti minimi per accedere alla pensione da lavoro e quindi prendono soltanto pensioni minime di vecchiaia o altri tipi di assegni pensionistici. Ma anche per le donne più giovani e non solo per quelle più anziane la situazione non sembra delle migliori.

Viene infatti spiegato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico che sulle giovani lavoratrici di oggi rimane la pesantissima eredità di decenni di disparità tra uomini e donne in carriere di lavoro e stipendi, ragion per cui rischiano di essere molto basse anche le pensioni delle donne delle nuove generazioni.



Riforma pensioni, minoranza Pd: 'Restituire giustizia a donne penalizzate'

Le pensioni di vecchiaia delle donne fanno parte del pacchetto di proposte per la riforma pensioni 2015 su cui si è acceso in questi giorni lo scontro nel Partito democratico. "Prevediamo norme di buon senso - ha scritto il parlamentare della minoranza Pd Gianni Cuperlo in una lettera inviata al premier/segretario Matteo Renzi - sulla flessibilità in uscita, senza penalizzazioni per i lavori usuranti e restituendo un po' di giustizia - ha sottolineato il deputato dem - alle donne penalizzate sulle pensioni di vecchiaia". Mentre a insistere sull'aumento delle pensioni minime nel contesto del dibattito sulla riforma pensioni è stato in questi mesi il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che però ha visto bocciare i relativi emendamenti durante l'esame della Legge di Stabilità 2015. A promettere l'aumento delle pensioni minime anche per la casalinghe è stato anche l'ex premier e leader di Forza Italia Silvio Berlusconi; ma ancora su questo fronte nessuna novità in arrivo.