Il Governo Renzi continua a rassicurare sulla riforma Pensioni mentre i sindacati continuano a diffidare dalle ripetute promesse finora non mantenute e sperano che le parole pronunciate dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti sulle modifiche alla legge Fornero si traducano presto in fatti. A partire dal tavolo confronto sulle proposte di riforma pensioni 2015, per l'introduzione di una maggiore flessibilità in uscita per la pensione anticipata condensate in una piattaforma unitaria di Cgil, Cisl e Uil rispettivamente rappresentate da Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.

L'incontro è stato già annunciato dall'esecutivo attraverso i mezzi di informazione ma non ancora ufficializzato ai leader sindacali.

"Spero che ciò avvenga e Poletti ci convochi presto", ha detto il segretario generale della Cgil commentando le nuove dichiarazioni di oggi del ministro del Lavoro che confermando il sì all'incontro con i sindacati ha ribadito le intenzioni del Governo Renzi di "mettere mano" alla riforma pensioni Fornero perché "è stata fatta male". I sindacati, in ogni caso, pressano perché si proceda nel più breve tempo possibile con una riforma strutturale e non si aspetti la prossima legge di Stabilità per affrontare la questione previdenziale ancora in un'ottica di sostenibilità finanziaria del debito pubblico ma in un'ottica di sostenibilità sociale considerando i drammatici problemi provocati dalla riforma pensioni Fornero, a partire dalla vicende esodati e Quota 96 scuola.

"Ci pare troppo lungo - ha dichiarato oggi Susanna Camusso - il tempo in cui si è deciso di non affrontare i problemi della legge Fornero".

Invece i tempi per "smantellare" la Fornero e introdurre nuove forme di pensione anticipata andrebbero accorciati, perché è "urgente agire e costruire - ha sottolineato la leader del sindacato rosso - un sistema più ragionevole".

La Camusso spiega cosa la Cgil e gli altri sindacati proporranno all'esecutivola reintroduzione di un "serio meccanismo di flessibilità in uscita" dal lavoro per la pensione anticipata ma "senza penalizzazioni; la ricostruzione di "un legame tra tempi della pensione e qualità del lavoro svolto", la rivisitazione delle norme che attualmente non garantiscono ai giovani di potere accedere alla pensione o di accedervi con trattamenti previdenziali molto bassi a causa di lunghi anni di precariato e contratti anomali.

Secca la replica della dirigente sindacale al ministro del Lavoro che ha detto di aver già risolto il problema del pensionamento di 170.000 esodati con le salvaguardie parziali: "Non è vero che c'è una soluzione. C'e' ancora molta strada da fare, siamo pronti a discutere - ha sottolineato la Camusso - qualunque dato il ministro ci voglia fornire".

Sulla stessa lunghezza d'onda il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo: "La riforma Fornero va riformata - ha ribadito oggi - per sanare i guasti che ha provocato, a partire - ha sottolineato il sindacalista -dalla vicenda degli esodati". Secondo la Uil, che torna a chiedere a Poletti di convocare al più presto il tavolo di confronto senza per più tempo, è necessario dare "certezze ai pensionati" con l'adeguamento delle loro "tartassate pensioni" e prevedere nuove forme di "flessibilità di accesso al pensionamento". Il Governo sa bene che questa è una strada da percorrere - ha evidenziato Barbagallo - e ci aspettiamo dunque risposte coerenti con le sue dichiarazioni sullo sviluppo che verrà".