Novità per tutti i lavoratori o solo per pochi nel contesto della riforma Pensioni 2015 su cui il Governo Renzi continua ad assicurare il proprio impegno? Tra le ultime notizie più importanti di questa prima settimana di marzo che ci lasciamo alle spalle l'annuncio del ministro del Lavoro Giuliano Poletti dell'apertura di un tavolo di confronto con le organizzazioni sociali per valutare le possibili modifiche da fare alla riforma pensioni Fornero per introdurre nel sistema previdenziale nuovi "elementi di flessibilità in uscita" per la pensione anticipata, così come previsto dalla riforma della Pubblica amministrazione che ha dato il via libera al prepensionamento statali per gli impiegati pubblici aprendo le porte del pubblico impiego, dove però resta irrisolta la questione dei contratti, a 15.000 nuovi posti di lavoro per i giovani, secondo le previsioni e gli annunci del ministro della Pa Marianna Madia e del premier Matteo Renzi.

"Li incontremo", ha detto Poletti "svoltando" nel giorno della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Jobs act.

Ma sulla riforma pensioni, prima di poter pensare di estendere a tutti la pensione anticipata bisogna fare i conti con la situazione finanziaria e in ogni caso bisogna partire dalle "situazioni più difficili", quindi dai problemi degli esodati e degli insegnanti Quota 96. Per questi ultimi non sono previsti interventi, come era stato annunciato dal governo in un primo momento, nel ddl sulla Buona Scuola che approderà il 10 marzo in consiglio del ministri. Grande attenzione sarà rivolta anche alle pensioni delle donne che ancora sul fronte del lavoro e sul fronte previdenziale non godono di pari opportunità.

Un nuovo ddl sul pensionamento donne sarà discusso a breve in commissione Lavoro alla Camera, secondo quanto annunciato dal presidente Cesare Damiano (Pd) che farà ripartire anche una proposta di legge per la pensione anticipata a 62 anni. Gli interventi che finora sono stati fatti dall'esecutivo sulla previdenza sono quelli relativi allo stop delle penalizzazioni sulla pensione anticipata dei lavoratori precoci e all'introduzione di tetti sulle pensioni d'oro, ma entrambe le misure contenute nella legge di Stabilità 2015 sono ancora da completare.

Sempre con la manovra finanziaria sono state aumentate le tassazioni sui rendimenti dei fondi pensione e col ddl concorrenza si prevede di introdurre novità sulla portabilità dei contributi.

Il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo insiste intanto con l'aumento delle pensioni minime e nuovi tagli alle pensioni d'oro, in questo senso i grillini si trovano d'accordo con il nuovo presidente dell'Inps Tito Boeri che propone un prelievo di massimo il 30% sulle pensioni superiori a 3.000 euro al mese; atteso nei prossimi giorni il confronto tra Poletti e Boeri, entrambi, tra l'altro, convocati da Damiano in commissione Lavoro a Montecitorio.

Quello su cui tutti sembrano d'accordo è che "la legge Fornero ha evidenziato alcuni limiti", come ha detto il ministro del Lavoro spiegando che è una legge "molto rigida" soprattutto perché "ha un scalino molto alto" per il raggiungimento della pensione. Quindi Poletti spiega che il governo sta lavorando per "ridurre gli elementi di rigidità" e "per trovare una risposta - ha sottolineato - alle problematiche sociali più acute". Novità per tutti con la riforma pensioni o si interverrà solo per le "situazioni più difficili" come quelle degli esodati? E per loro ci saranno provvedimenti definitivi o nuove salvaguardie provvisorie?