La riforma della Scuola è stata finalmente varata dal governo Renzi, un 'parto indolore' così come l'ha definito la ministra dell'Istruzione Stefania Giannini ai microfoni di Radio24 e come riportato sul numero odierno de 'IlSole24 ore'. Una riforma che troverà mille ed un ostacolo in Parlamento, anche perchè, come abbiamo scritto in un precedente articolo, prevede un numero record di norme delega, ben 14. Rispetto a quanto contenuto nel volumetto 'La Buona Scuola' illustrato a settembre dal Presidente del Consiglio, la riforma presenta diverse novità ma, aggiungiamo noi, le solite ed inevitabili perplessità espresse dai docenti. 

Scuola e stipendi docenti: scatti di anzianità salvi, ma altre ingiustizie in arrivo?

Gli scatti di anzianità non sono stati 'toccati', è vero, ma abbiamo spiegato ai nostri lettori, quali sono i veri motivi per i quali l'esecutivo ha tirato indietro la mano all'ultimo momento.

Resta, comunque, il fatto che il meccanismo della 'premialità' scontenterà inevitabilmente la maggioranza degli insegnanti a beneficio di quei 'pochi privilegiati' che, per merito o per altri motivi, si vedranno improvvisamente innalzati su un piedistallo, grazie ai 'super poteri' restituiti ai dirigenti scolastici. Nonostante il ministero dell'Istruzione abbia immediatamente rassicurato tutta la categoria dei docenti, dichiarando che l'operato dei presidi verrà controllato in maniera capillare e severa, le esperienze passate ci insegnano che nuove ingiustizie stanno per bussare alla porta. Le ingiustizie, però, non riguarderanno solo gli insegnanti di ruolo ma, ancora una volta, e soprattutto i precari coloro che confidavano di poter ottenere una cattedra.

Riforma della scuola: rivolta dei precari, esclusi idonei concorso 2012

A settembre erano 150.000, poi si è passati a 125.000, ora saranno 100.000 le nuove assunzioni disposte dalla riforma della scuola: verranno chiamati i docenti iscritti alla prima fascia ma entreranno in ruolo anche i 1.200 vincitori del concorso 2012.

E gli idonei non vincitori? Gli 8300 docenti che speravano di poter essere assunti, a sorpresa, si sono visti chiudere la porta in faccia dalla nuova riforma della scuola che all'insegna del famoso detto napoletano 'Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto, chi ha dato, ha dato, ha dato, scurdammuce 'o passato', masticheranno amaro.

Ci sarà un nuovo bando di concorso nel 2016 che prevede 60.000 nuove immissioni che si andranno ad aggiungere alle 27.000 delle scuole materne, predisposti attraverso una speciale legge delega. 

Gli idonei parlano di 'pugnalate alle spalle', così come viene riportato dalle pagine di 'Repubblica': erano dentro al decreto, secondo la volontà del ministero, ed invece ora si ritrovano fuori. Ora la parola spetterà alle varie 'class-action', Tar e tribunali del lavoro. Partiranno gli scioperi già proclamati, mentre c'è già chi, contro la 'Buona scuola', ha annunciato lo sciopero della fame.