Si è discusso molto di riformaPensioni anche nella settimana che si conclude oggi, 14 marzo 2015. Inquesto articolo cercheremo di fare il punto alla luce delle ultime notizie che vengono dallapolitica: pensione anticipata 2015sempre al centro del dibattito, con le proposte della quota 100, dei pensionamentiflessibili e del prestitopensionistico sempre sul tavolo del governoRenzi. Il Premier continua a non prendere una posizione fissa nonostante dapiù parti auspicano un intervento. La Commissione Lavoro della Camera staanalizzando il Ddl sui pensionamenti flessibili: ci saranno le audizioni, oltreche delle parti sociali, anche del Ministro del Lavoro Giuliano Poletti e del Presidente INPS Tito Boeri.

Come abbiamo scritto, però, le possibilità che sigiunga ad una soluzione a breve ci pare molto lontana, soprattutto se siconsidera che il governo Renzi ha annunciato che metterà mano al cantiere dellaprevidenza con la Legge di Stabilità 2016.

Riforma pensioni:quota 100 soluzione più ‘costosa’ per la pensione anticipata 2015

La quota 100 è laproposta indubbiamente più apprezzata dai pensionandi anche se, a onor delvero, anche la più difficile da realizzare se non ci sono evoluzionisignificative. Il governo dovrebbe mettere sul piatto circa 10 miliardi di euroe, come abbiamo scritto ieri, non ci sembra di intravedere segnali che lascinointendere la volontà politica di intervenire.

Stessa cosa si può dire sul pensionamento flessibile a 62 anni con 35di contributi e penalizzazioni decrescenti: servono 8 miliardi, difficileche Renzi li tirerà fuori.

Riforma pensioni 2015,per la Fornero bisogna distinguere la pensione anticipata dal Welfare

Ha fatto molto discutere anche tra i lettori di BlastingNews l’articolo di Elsa Fornero sultema della riforma pensioni.

Al dilà della solita autodifesa sugli esodati, il passaggio più importante è parsoquello sul concetto di “commistione tra assistenza e previdenza” che sembraessere lo stesso ragionamento espresso più volte anche da Poletti. Per molti,specie negli ambienti vicini al governo Renzi, si confonde il problema degliesodati, che pure ancora ci sono, con quello dei lavoratori in età avanzata chehanno perso l’impiego: per costoro, dicono in molti, servirebbe un reddito di cittadinanza (Fornero)oppure un provvedimento ad hoc contro la povertà, come annunciato da Poletti insettimana. Staremo a vedere se seguiranno sviluppi concreti.