È di oggi un servizio di Rainews, ripreso anche dal sito PensioniOggi.it, con tema centrale la riforma delle Pensioni e il criterio di flessibilità necessario secondo il neo presidente dell'Inps Tito Boeri. Al riguardo il focus viene incentrato sull'intervista a tutto campo concessa a Il Corriere della Sera dove vengono affrontati i temi della 'governance' dell'ente previdenziale nazionale e la novità della busta arancione.
Operazione trasparenza
La prima novità della riforma delle pensioni è l'operazione trasparenza adottata con la 'busta arancione'.
Il rapporto tra ente e lavoratore ne trarrà sicuramente beneficio in quanto si metteranno in condizione tutti coloro che non dispongono di una connessione internet di conoscere la propria posizione e di fare le opportune verifiche tese a stimare la pensione futura. Per coloro che invece hanno un pc si provvederà all'inoltro di un codice pin per consentire l'accesso al sito Inps e andare alla sezione dedicata per verificare il conto e il futuro assegno previdenziale. Si parte da subito con i dipendenti del settore privato mentre per coloro che lavorano alle dipendenza pubbliche l'avvio è previsto nel corso dell'anno successivo.
Mai più esodati
Assistenza e previdenza dovranno essere maggiormente collegate evitando in futuro di replicare la triste esperienza del fenomeno 'esodati', secondo il pensiero del professore della Bocconi, che poi aggiunge come vadano protette le fasce più povere, i disoccupati in seguito ai licenziamenti e alla conclusione dei rapporti di lavoro a termine, nonché i lavoratori usciti dal mercato del lavoro che non ritrovano una collocazione idonea per la maturazione dei requisiti necessari alla pensione.
Emerge chiara la necessità di intervenire dall'alto degli ammortizzatori sociali individuano le misure idonee a sostenerli, operando anche opera di convincimento presso la UE. L'equivoco di fondo che rende complicato il dialogo con l'Unione risiede nel fatto che la spesa pubblica viene considerata su base annuale invece che a lungo termine.