Se il Governo Renzi frena, l'Inps di Boeri accelera sulla riforma Pensioni 2015. L'economista bocconiano chiamato da Palazzo Chigi ai vertici della presidenza dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale rilancia le proposte per l'introduzione di forme di flessibilità dal lavoro per la pensione anticipata ipotizzando di poter utilizzare per questa operazione il calcolo contributivo. Tradotto in altre parole significa introdurre nuove forme di pensione anticipata ma con trattamenti previdenziali proporzionalmente più leggeri.

Riforma pensioni 2015, nuovo intervento del presidente dell'Inps

Il neo presidente dell'Inps, che da tempo critica la legge Fornero proponendo una riforma pensioni che renda più equo e solidale il sistema pensionistico e quindi tagli alle pensioni d'oro, ha fatto il punto della situazione in un'intervista pubblicata oggi sul Corriere della Sera.

"Bisognerebbe spendere meglio - ha dichiarato Tito Boeri - le risorse pubbliche, prevedendo per esempio - ha spiegato - un reddito minimo per contrastare le situazioni di povertà". Dove trovare le risorse economiche necessarie per finanziare il reddito minimo proposto in Parlamento anche dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo? Secondo Boeri potrebbe essere "finanziato dalla fiscalità generale". Sul fronte previdenziale, poi, attraverso il calcolo delle pensioni con il sistema contributivo, "si potrebbero introdurre forme di flessibilità" per le pensioni anticipate tanto auspicate da lavoratori e sindacati ma anche da buona parte della maggioranza che sostiene il Governo Renzi.

Flessibilità per la pensione anticipata e busta arancione: il piano Boeri

Questo significa dare a tutti i lavoratori la possibilità di concludere prima l'attività lavorativa prendendo una pensione proporzionalmente inferiore, ha spiegato Boeri dalle colonne del Corsera annunciando un apposito studio per categorie "entro l'estate".

Il presidente dell'Inps spiega che sarà uno studio finalizzato a confrontare "l'importo delle pensioni in pagamento con quello che si ottiene dal ricalcolo col metodo contributivo". Poi, in base ai dati che emergeranno dall'analisi approfondita del sistema previdenziale, "potremo formulare proposte d'intervento". Boeri è già pronto a fare partire finalmente la busta arancione uno strumento di trasparenza, già in funzione da tempo in Svezia, paese dal quale prende il nome, che sostanzialmente consente a tutti i lavoratori di conoscere in anticipo l'ammontare della loro pensione.

Riforma pensioni, Poletti: 'Un ponte per la pensione degli esodati'

Questi gli impegni del neo presidente dell'Inps chiamato dal premier Matteo Renzi a rinnovare la mission e la governance dell'Istituto nazionale per la previdenza sociale. L'impostazione è in generale condivisa dall'esecutivo ma ancora non ci sono buone notizie sulle coperture finanziarie.

Intanto ieri il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti è tornato a dare rassicurazioni sul pensionamento degli esodati, spiegando che allo studio del governo ci sono due diversi ipotesi: o un ammortizzatore sociale specifico per i "bastonati" dalla legge Fornero o un "ponte" che consenta loro di maturare i requisiti previdenziali.