Occhio alla ricostruzione di carriera previsto dal comma 7 dell'articolo 24 del disegno di legge sulla Buona scuola, presentato tre settimane fa dal Governo Renzi e attualmente in discussione alla VII Commissione cultura della Camera. Infatti, secondo il citato articolo, le domande del riconoscimento alla ricostruzione di carriera, ovvero per il riconoscimento dei servizi agli effetti di carriera dei dipendenti scolastici, dovranno essere presentate nell'arco temporale che va dal 1° settembre al 31 dicembre di ogni anno al proprio dirigente scolastico.

Ricostruzione carriera riforma scuola, ecco la scadenza di presentazione della domanda

Dunque, ciascun docente e dipendente Ata hanno tempo dal 1° settembre al 31 dicembre per presentare al preside la domanda di ricostruzione di carriera: è una delle novità fissate dal disegno di legge della Buona scuola che stravolge la normativa precedente la quale non prevedeva alcun periodo determinato. Infatti, la normativa attuale permette di presentare la domanda di ricostruzione di carriera in qualunque momento dell'anno scolastico, con l'unica condizione preliminare che è quella di aver già oltrepassato il periodo di prova.

Pertanto, se il comma 7 dell'articolo 24 del disegno di legge sulla Buona Scuola dovesse essere confermato in sede di trasformazione in legge, i docenti ed il personale Ata che non dovessero presentare la domanda entro i termini previsti, perderebbero un anno e dovrebbero rinviare l'iter richiesto per la ricostruzione di carriera, con il conseguente ritardo nel calcolo dell'aggiornamento di stipendio da parte della Ragioneria generale dello Stato.

Ulteriore termine fissato dalla Buona scuola è quello fissato al 28 febbraio di ciascun anno, giorno entro il quale il Ministero dell'Istruzione dovrà comunicare al Ministero dell'Economia e delle Finanze tutti i dati relativi alle domande di ricostruzione di carriera presentate entro il precedente arco temporale dal 1° settembre al 31 dicembre: pertanto è particolarmente importante il ruolo che avranno i dirigenti scolastici per il rispetto dei termini.

Infatti, con la determinazione del secondo termine a fine febbraio, i presidi dovranno necessariamente rispettarlo e presentare i dati relativi alle domande ricevute per la ricostruzione di carriera del proprio personale.