Prime modifiche al disegno di legge sulla Buona scuola varato dal Governo Renzi in discussione alla Commissione cultura della Camera dei deputati: il termine per la presentazione degli emendamenti è stato fissato a sabato prossimo, 18 aprile 2015. Al termine della fase delle audizione, ha fatto sapere la relatrice del Partito democratico, Maria Coscia, l'obiettivo è quello di accelerare i tempi per fare in modo che il testo definitivo della riforma della Scuola venga licenziato per i primi di giugno. Tra le prime modifiche al disegno di legge si annunciano gli incarichi provvisori per il primo anno dei precari che saranno assunti grazie alla Buona scuola e la definizione dei criteri cui i dirigenti dovranno attenersi nella scelta dei docenti stessi.

Emendamenti riforma scuola del Governo Renzi: incarico triennale e rinnovabile per i docenti assunti

Dunque gli oltre 100 mila docenti precari che saranno assunti con #labuonascuola del Governo Renzi a partire dal 1° settembre 2015 avranno un incarico triennale (il primo anno provvisorio) e rinnovabile. Saranno direttamente i dirigenti scolastici a proporre l'incarico stesso ai candidati, scegliendoli dagli elenchi territoriali. Ma da come è stata scritta la norma, sembrerebbe che la stessa proposta possa essere fatta anche ai vecchi assunti e non solo a quanti faranno domanda di mobilità, andando quindi ad essere ricompresi nella nuova regolamentazione.

Più genericamente, la stesura definitiva della norma dovrà chiarire come andrà a coordinarsi l'attribuzione di incarichi triennali per i nuovi assunti con la loro stabilizzazione con contratto a tempo indeterminato.

E' questa l'obiezione sollevata da più parti, soprattutto dai sindacati: cosa succede, ad esempio, se ad un candidato docente non dovessero arrivare proposte di incarico o ne dovessero arrivare più di una?

Proprio per questo, la stessa relatrice Coscia ha chiarito che è necessario delimitare la discrezionalità dei dirigenti scolastici, definendo puntualmente i criteri di carattere generale ai quali dovranno attenersi nella scelta dei docenti da reperire.

In tal senso, è previsto che venga proposto un emendamento che imponga ai docenti neoassunti di indicare obbligatoriamente un ordine di preferenza tra tutti gli albi territoriali nei quali essere iscritti, per fare in modo da garantire il corretto meccanismo di assegnazione dei posti.

Numerosi emendamenti sono previsti, infine, per assicurare il divieto di assegnare incarichi di supplenza per un numero di anni superiore a tre e rimanere nei limiti fissati dalla sentenza della Corte di giustizia europea di fine 2014.