Se il docente aderisce allo sciopero del 5 maggio è tenuto a partecipare alle attività della Scuola come collegi, consigli di classe o incontri con le famiglie? In base al piano delle attività considerate obbligatorie si prefigge l'idea si spostare la data di svolgimento, ma tale modifica si configura come un atteggiamento antisindacale, che invalida l'obiettivo stesso della giornata di protesta conto il ddl scuola. Nel dettaglio che cosa dice il regolamento e che cosa può fare il dirigente scolastico in questa situazione, che cosa si intende per servizi minimi e quali sono le attività didattiche obbligatorie, alle quali non si tenuti a partecipare se si è aderito allo sciopero.



Sciopero: collegi e consigli possono essere spostati?

Le attività attività collegiali sono considerate obbligatorie e per questo motivo il personale docente è tenuto a parteciparvi, ma non nella giornata proclamata per lo sciopero e per la quale si è deciso di aderire. Il collegio docenti, i consigli di classe, gli incontri collegiali o individuali con i genitori non possono essere rimandati o spostate a data successiva allo sciopero, invalidando il fine dello stesso. Per lo stesso motivo, come anche sopra indicato, i docenti che aderiscono allo sciopero, non sono obbligati a parteciparvi, sia che l'attività sia programmata in orario mattutino che pomeridiano, di seguito alla manifestazione prevista per la giornata. Il dirigente scolastico, infatti, non può conoscere il numero delle adesioni dell'organico allo sciopero, comprendendo personale docente e ata, e per questo motivo non può preventivamente stabilire una data altra per la convocazione delle stesse attività didattiche obbligatorie.



Che cosa dunque può fare il dirigente scolastico, in considerazione che le attività didattiche in oggetto sono obbligatorie. Il DS ha la possibilità di convocare di nuovo il collegio, il consiglio, etc., ma solo successivamente alla data dello sciopero (per intenderci, dopo il 5 maggio e non preventivamente) nel rispetto delle procedure indicate all'art. 29 del CCNL del 2007. Si consideri inoltre che in situazione di sciopero come quelle che si verificheranno nella giornata del 5 maggio, il dirigente scolastico è tenuto ad assicurare i servizi minimi organizzando un nuovo contingente con il personale non scioperante e nel rispetto delle ore di servizio previste per la giornata. Le attività collegiali e i consigli di classe, come anche le prove Invalsi non sono da considerarsi 'servizi minimi' perché non necessari al normale svolgimento delle attività scolastiche, e per lo stesso motivo, i docenti che non si presentano per l'Invalsi - previsto proprio per la giornata del 5 maggio - non possono essere precettati dal DS.