Il ddl sulla flessibilità in uscita approda alla Camera in attesa di essere esaminato dalla Commissione Lavoro al fine di assicurare a migliaia di lavoratori che hanno dovuto fare i conti con le severe norme della riforma tanto odiata varata dall'ex ministro del Lavoro Elsa Fornero, il proprio diritto al pensionamento.
Ecco i vari temi.
Sono tanti i temi che dovranno essere affrontati: dalla flessibilità in uscita all'età pensionabile delle lavoratrici di sesso femminile e le proposte avanzate dai vari esponenti politici non mancano. Come ricordato dal Presidente della Commissione Lavoro alla Camera Cesare Damiano, l'obiettivo principale da raggiungere è formulare un progetto di legge unitario sul quale siano d'accordo anche gli partiti politici.
In Commissione Lavoro sono approdati alcuni disegni di legge che adesso attendono di essere discussi. Il ddl n. 857, infatti, darebbe la possibilità ai lavoratori di uscire dal lavoro a partire dai 62 anni di età con 35 anni di contributi effettivamente versati ma dovranno andare incontro ad una decurtazione nell'assegno previdenziale pari ad 8 punti percentuali. Il ddl n. 2945, invece, rimette in gioco il cosiddetto meccanismo di Quota 100. Con tale meccanismo, un lavoratore può accedere al pensionamento dopo la maturazione dei 60 anni di età e 40 anni di contributi, oppure 61 anni di età e 39 anni di contributi o ancora, 62 anni di età e 38 anni di versamenti contributivi.
Abbassamento del requisito contributivo a 41 anni.
Come riporta "Pensioni Oggi", tra le proposte giunte alla Camera, vi è anche quella riguardante l'abbassamento del requisito contributivo a 41 anni indipendentemente dall'età anagrafica. E non poteva mancare di certo una discussione sul tema delle lavoratrici, per le quali si chiede l'estensione del regime sperimentale donna oltre il 2015.
" Dovremo fare i conti con il problema delle risorse perché ogni intervento correttivo costa", ha dichiarato Damiano ricordando la cancellazione dell'indicizzazione delle pensioni avvenuta negli ultimi anni potrebbe essere utilizzata per reperire le risorse necessarie al fine di eliminare seppure parzialmente le ingiustizie causate dalla Riforma Fornero.