Mentre prosegue vivacemente il dibattito per correggere la riforma Pensioni che porta la sua firma, si fa sentire la voce dell'ex ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero che nel 2011, accanto all'ex presidente del Consiglio Mario Monti, presentò piangendo a Palazzo Chigi la nuova legge che ha ridisegnato il sistema pensionistico innalzando l'età pensionabile e prevedendo pesanti penalizzazioni sulla pensione anticipata.

Riforma pensioni 2015, Fornero contro Boeri: 'Regole omogenee, non serve cambiarle'

L'economista torinese esperta di lavoro e previdenza, intervistata oggi dal quotidiano La Repubblica, critica il piano di riforma previdenziale rilanciato ieri sullo stesso giornale dal presidente dell'Inps Tito Boeri.

"Le regole - ha affermato Elsa Fornero - sono già omogenee, non c'è bisogno di cambiarle. Invece che parlare di reddito minimo - ha aggiunto la docente universitaria - sarebbe meglio creare occupazione. E spiegare - ha sottolineato parlando delle ipotesi di nuove forme di pensione anticipata di cui si discute in queste ore - con quali risorse vogliamo rendere più flessibile l'età del pensionamento". Di parere opposto il segretario di IdV Ignazio Messina il quale, condividendo "la volontà propositiva del presidente Inps, ritiene "che l'introduzione di nuove forme di pensione anticipata - ha detto il Messina favorevole anche ai tagli alle pensioni d'oro - possa rappresentare una adeguata soluzione in grado di rispondere a bisogni di equità".

Ricalcolo pensioni, Poletti: 'Governo non taglierà assegni sopra i 2.000 euro'

Intanto, a tentare di fare "chiarezza" sui compiti del presidente dell'Inps che sta creando il panico che con le sue proposte di riforma pensioni, in particolare sui tagli alle pensioni alte, arriva oggi a Montecitorio il ministro del Lavoro Giuliano Poletti.

"L'Inps - ha detto rispondendo in aula alla Camera a un'interrogazione parlamentare - è uno strumento importante a supporto di Governo e Parlamento", offre "preziose indicazioni - ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo rispondendo sulle 'esternazioni' di Boeri - ma la decisione compete esclusivamente al governo". E a proposito di "esternazioni" del presidente dell'Inps il ministro Poletti ha escluso nella maniera più assoluta tagli alle pensioni al di sopra dei duemila euro mensili e ha confermato che il governo punta a introdurre nuovi meccanismi per l'uscita in anticipo dal lavoro verso la pensione anticipata, e in particolar modo per aiutare le persone vicine al pensionamento ma che non hanno ancora raggiunto in requisiti anagrafici e contributivi necessari e che attualmente si trovano in una situazione di difficoltà lavorativa.